«Non rassegnarsi» al degrado di Roma: quest’appello, lanciato ieri dal direttore del Tg5 Clemente Mimun in una lettera pubblicata su Il Messaggero, è stato accolto con favore dai residenti della città.
Si è detta «molto d’accordo» anche la presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi. «È chiaro che ci sono tante cose da fare e da sistemare, a cominciare da decoro e rifiuti, ma è anche vero che è una battaglia quotidiana perché abbiamo a che fare con tantissime persone che non hanno rispetto per la città e il centro storico - dice - Tantissimi commercianti non rispettano il conferimento corretto dei rifiuti secondo le nuove regole, utilizzano ancora i sacchi neri e li lasciano agli angoli delle strade, se ne fregano di rispettare gli orari di ritiro. Ci sono molti luoghi del centro storico che vengono utilizzati come discariche. Insomma ci sono tanti virtuosi ma anche tanti che non rispettano le regole». «Al centro ormai ci svegliano i gabbiani: sembra di essere al porto. È desolante», commenta Fabrizio Sequi, portavoce del comitato di quartiere Aventino/Ripa. «Il tema richiede una profonda inversione di tendenza», commenta Paolo Salonia, portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio.
GLI ESERCENTI
«Non dobbiamo piangerci addosso ma essere protagonisti – dice Claudio Pica, presidente della Fiepet Confesercenti Roma - I pubblici esercizi sono pronti e sarà cura fare la nostra parte, insieme anche alle istituzioni, per far ripartire Roma. Non ci sottraiamo all’appello di rimboccarsi le maniche per la città. Noi rappresentiamo la vera accoglienza per il turista ma anche per il cittadino di Roma»