Una città che si “risveglia” dal torpore con l’ambizione di crescere e far crescere un’intera generazione - che pure ha pagato un conto salato per la pandemia da Covid - è una città che riparte dalle basi.
I progetti
Entrando nel dettaglio si scoprono i progetti per la realizzazione dei nove nuovi centri con un finanziamento di 32,5 milioni di euro. I Municipi interessati sono il III, V, VII, VIII, XIII, XIV e XV e si va dalla biblioteca che sorgerà nei locali dell’ex scuola Parini al recupero del Casale La Rustica, dagli edifici rurali di Selva Candida al Castello di Cesano fino alla Fornace Veschi dell’Aurelio. Ancora una nuova vita sarà data al complesso dei Tre casali di largo Zappalà e agli edifici di Arco Travertino e via Ostiense. Migliaia di metri quadri che saranno recuperati, sottratti al degrado e alle occupazioni abusive, strappati allo spaccio e alla delinquenza attraverso progetti green ed eco-sostenibili. Centri che diventeranno biblioteche ma anche spazi da mettere a disposizione della collettività. Sul fronte del recupero invece i restanti 17,5 milioni di euro serviranno a ripristinare la salubrità degli ambienti per alcune storiche biblioteche di Roma. Dalla Tullio De Mauro (II Municipio) alla Vaccheria Nardi (IV Municipio), dalla biblioteca Gianni Rodari (V Municipio) a quella del Quarticciolo. E poi ancora Collina della Pace (VI Municipio), Elsa Morante ad Ostia, Villa Leopardi (II Municipio), Franco Basaglia (XI Municipio), Pier Paolo Pasolini (IX Municipio), Galline Bianche (XV Municipio). Nelle 21 biblioteche già attive il restyling sarà pressoché completo.
Il recupero
Saranno sostituiti tutti gli impianti idraulici e di riscaldamento, istallati pannelli fotovoltaici, sostituti 130 mq di infissi - come si legge nel testo della delibera - e mille mq di unità tecnologiche. Non solo, attenzione anche all’esterno con la creazione di 20 stazioni di bike sharing e la riqualificazione di 7.500 metri quadri di verde confinante con gli edifici. Naturalmente ci saranno anche interventi sul fronte della sicurezza con la sostituzione degli impianti antincendio e il ripristino ed integrazione di 10 impianti antintrusione. Infine l’attenzione all’estetica dei luoghi con la «riqualificazione delle componenti edilizie e l’istallazione di arredi coerenti con la rifunzionalizzazione degli spazi».
«Avvicinare i servizi al cittadino è il punto di partenza per rendere i quartieri più inclusivi, per porre le basi della nostra idea di rapporto tra persone e territorio», spiega il sindaco Roberto Gualtieri mentre l’assessore Gotor aggiunge: «I trenta progetti presentati sono gli apripista della nostra azione di ampliamento e trasformazione dell’offerta culturale cittadina che ci porterà tra cinque anni ad avere una rete estesa di luoghi di approfondimento culturale, che siano un riferimento per tutte le fasce di popolazione». I progetti esecutivi sono pronti, le risorse come previsto dovranno essere impegnate quanto prima al fine di arrivare al 2026 ad avere un nuovo panorama culturale.