Condannato in appello a un anno con pena sospesa l'ex capo di Gabinetto della Regione Lazio Maurizio Venafro accusato, nell'ambito di uno dei filoni del processo Mafia Capitale, di turbativa d'asta. I giudici della terza corte di appello hanno così accolto la richiesta del sostituto procuratore generale di Roma Pietro Catalani. Per Venafro è stato disposto anche il divieto di contrattare con la P.A. per la durata della pena.
L'ex braccio destro di Nicola Zingaretti era stato assolto in primo grado con formula piena dai giudici della seconda sezione penale mentre era stato condannato a un anno e 4 mesi Mario Monge, dirigente della cooperativa Sol.Co., la cui condanna è stata confermata oggi in appello. I fatti contestati si riferiscono all'affidamento della gara d'appalto per l'assegnazione del servizio Cup della Regione Lazio nel 2014.
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