Con la Fase2 torna il caos sulla Roma-Lido. E i problemi sono quelli di sempre, a prescindere dall'emergenza Covid: banchine affollate, vagoni pieni e viaggiatori stipati come sardine dove è impossibile mantenere la distanza di sicurezza. Posti a sedere ridotti per evitare contatti ravvicinati ma in piedi si sta l'uno accanto all'altro. Poche e scarse le verifiche, solo qualche dipendente Atac che si è limitato ad accertare a ridosso dei tornelli se gli utenti indossano le mascherine. In molte stazioni della linea non è stato predisposto alcun controllo per contingentare l'accesso ai vagoni che, infatti, negli orari di punta erano pieni ben oltre il 50% della capacità di carico prevista dall'ordinanza regionale. Nessuna corse aggiuntive, né altro potenziamento del servizio. Anzi, il treno previsto per le 8.06 è arrivato a Lido Centro, direzione Porta San Paolo - Piramide, con quasi un quarto d'ora di ritardo. Il tutto si è verificato senza che Atac provvedesse alla rimodulazione del servizio, con l'usuale indisponibilità del materiale rotabile necessario a garantire le prestazioni minime. Di conseguenza, gli utenti non sono stati messi nelle condizioni di rispettare le dovute distanze di sicurezza, mettendo così a repentaglio la loro salute e quella dei dipendenti dell'azienda.
Fase 2, Roma si sveglia con il traffico: parchi affollati e mascherine
IL VIAGGIO
Dalla fermata di Acilia i vagoni si riempiono e nessuno controlla il numero dei passeggeri a bordo. «Siamo troppi, impossibile stare lontani» sottolinea Lucia, medico che sta per raggiungere il suo posto di lavoro.