Truffa del carrozziere, risarcito per falsi incidenti: ha intascato oltre 360mila euro

L’uomo inviava foto di auto ammaccate per ottenere i soldi dalle assicurazioni

Venerdì 29 Settembre 2023 di Alessia Marani
Truffa del carrozziere, risarcito per falsi incidenti: ha intascato oltre 360mila euro

Il mago delle truffe era a Nettuno. Un carrozziere poco più che cinquantenne già arrestato dalla Guardia di Finanza nel 2013. Nella sua officina in località “Tre Cancelli” aveva approntato un autentico set del falso incidente per poi chiedere, attraverso collaboratori e parenti complici, il risarcimento dei danni alle compagnie assicurative. In poco tempo con la sua rete di “amici” era riuscito ad appropriarsi indebitamente di circa 360mila euro, tutti soldi, tra l’altro, che se mai sarebbero dovuti finire sul conto corrente dell’amministrazione giudiziale dello Stato dal momento che l’attività, all’epoca, aveva subito il provvedimento dell’amministrazione controllata. Invece, l’uomo continuava a fare affari nell’unico vero mestiere in cui era specializzato: la truffa. 
Nel suo capannone aveva accumulato pezzi di auto incidentate: cofani, parafanghi, sportelli ammaccati o semidistrutti, di vari modelli e colori.

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Ad alcune carcasse di vetture montava provvisoriamente le targhe (vere) dei veicoli di proprietà dei complici, in modo che questi potessero inviare le foto dei “cloni” (stesso modello, stesso colore) alle assicurazioni. «Solitamente se il danno denunciato non è enorme - afferma il capitano Cristiano Simonitti, comandante delle fiamme gialle di Nettuno - bastano le fotografie dei danni a fare avviare le procedure per i risarcimento senza che si mettano in moto i periti.

Con questo escamotage il sodalizio riusciva a perpetrare le truffe». Sono almeno diciannove gli incidenti stradali simulati dal carrozziere, cinque dei quali liquidati anche per oltre 37mila euro. Nel complesso, le indagini dei finanzieri hanno visto coinvolte 25 persone residenti a Roma, Anzio, Nettuno, Latina, Aprilia, Cisterna di Latina, Sezze, Brescia e Santa Caterina dello Ionio, in provincia di Catanzaro. Due gli arrestati. Si tratta del carrozziere del litorale, finito in carcere, e di un uomo di Desenzano del Garda, ora ai domiciliari, mentre una terza persona è stata raggiunta dalla misura cautelare del divieto di dimora. Gli inquirenti hanno, quindi, notificato al titolare della carrozzeria il sequestro preventivo di due terreni, di un vigneto, di un appartamento e di un motoscafo di dieci metri al momento ospitato in un rimessaggio. 

I BENI

Le indagini avevano preso le mosse dalle querele presentate dai rappresentanti di alcune società assicurative che hanno fatto riaccendere i fari sull’attività mai realmente sopita del cinquantenne. I soldi ottenuti dalle truffe, dopo avere liquidato una quota percentuale ai sodali, venivano convogliati sul conto corrente personale dell’indagato e, anche grazie alla complicità di alcuni parenti, successivamente riciclati e reinvestiti nella sottoscrizione di polizze assicurative e nell’acquisto di beni mobili e immobili, tra cui un appartamento acquistato di recente. L’uomo, già colpito nel 2013 dalla misura di prevenzione emessa dal Tribunale di Roma e divenuta definitiva nel 2016, aveva “dimenticato” di comunicare al competente Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza l’acquisto di beni mobili e immobili come disposto dalla vigente normativa antimafia. Una condotta fin troppo disinvolta che gli è costata il nuovo arresto. L’attività della Procura della Repubblica di Velletri e delle Fiamme Gialle rientra in una più ampia azione a contrasto degli illeciti economico-finanziari che danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti. A partire dai cittadini romani che, anche a causa delle numerose truffe, pagano un prezzo medio per l’assicurazine delle auto di circa 640 euro a fronte di una media italiana di 535 circa. 

Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 15:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA