Archiviato (al momento, ndr) l’incubo cinghiali, lungo le strade e nelle abitazioni della Capitale il “rivale”( dopo le vespe orientalis, ndr), nel corso degli ultimi due mesi, sembrerebbe essere un altro.
Serpente in giardino a Sacrofano
Non è la prima volta che nella villa della signora Francesca, a Sacrofano, ai confini con il parco di Veio, si intravedono serpenti. Lo scorso anno, sempre nello stesso periodo, un altro rettile è stato visto aggirarsi nel giardino: inizialmente pensavano si trattasse di una vipera, ma era un biacco. Qualche giorno fa, la scena si è ripetuta: l’esemplare - Hierophis Viridiflavus - è stato adocchiato vicino alle scale. Anche in questo caso il timore che potesse essere una specie velenosa, ma il serpente si è successivamente dileguato. Tante le segnalazioni che hanno reso protagonisti questi rettili nel corso della stagione estiva. Agosto, peraltro, è il mese in cui i biacchi schiudono le uova: vengono al mondo i piccoli e sono alle prese con le prime difficoltà a tal punto che vanno ad infilarsi nei siti domestici alla ricerca delle prede, ma finiscono per essere inseguiti da gatti e cani mettendosi a loro volta in serio pericolo.
L'esperto
«Questo è il momento di maggior rischio: bisogna prestare attenzione ai piccoli che saranno presenti fino a quando le temperature saranno alte. I biacchi si introducono all'interno delle strutture (sotto a un portone oppure dentro a un garage), alla ricerca di un luogo caldo dove poter trascorrere l’inverno», specifica nei dettagli l’etologo Lunerti. Ma il mese di settembre ( e il brusco calo delle temperature) rappresentano il periodo della fase dedicata alla riproduzione. «Attenzione - suggerisce Lunerti - soprattutto a mettere le mani dove non vediamo, in particolare nei giardini, boschi o cortili. Bisogna camminare sempre muniti di guanti e bastoni». L’ultima vipera è stata segnalata, il mese scorso, nel quartiere Selvotta, all’entrata di un’abitazione in via Casagiove. Il rettile - esemplare aspis francisciredi - era una femmina adulta. «In questi casi - aggiunge l’esperto - è opportuno mettersi in contatto con il numero di emergenza per la cattura del serpente».