Mai più pedane in Centro storico e sulle strade della grande viabilità. E, soprattutto, sarà dimezzato il numero dei tavolini nel cuore della Capitale. È di fatto pronto il nuovo regolamento per le Osp, le occupazioni di suolo pubblico, necessario a superare il caos imperante in città dopo le autorizzazioni straordinarie concesse a bar e ristoranti durante il Covid. Quelle che hanno “intasato” i marciapiedi di molte zone di Roma, visto che le postazioni sono passate da 3.500 a oltre 7mila, delle quali 5mila soltanto tra i Municipi I e II.
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I TEMPI
Più in generale, le nuove regole - che dovranno essere approvate in ultima istanza in Assemblea capitolina - scatteranno da gennaio 2024. Agli esercenti saranno dati almeno sei mesi per spostare pedane e tavolini in futuro non consentiti. I locali che vorranno ottenere le autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico - possono farlo soltanto gli esercenti con licenza di somministrazione di cibi e bevande, qui non pizzerie al taglio, friggitorie, panettieri, gelatai o salumerie - dovranno presentare una documentazione con una relazione asseverata da un tecnico e aspettare anche il parere della Sovrintendenza nelle zone tutelate. Il numero di tavolini da collocare all’esterno - su questo punto il Comune sta ancora discutendo con le associazioni di categoria - sarà calcolato in percentuale a quelli al coperto.
Parallelamente, e con la sovrintendenza, il Campidoglio sta aggiornando anche il catalogo degli arredi: cioè quali sedie, tavolini, stufe e ombrelloni montare. Sarà data la facoltà agli esercenti di una singola zona di presentare al Comune un loro progetto di arredo, che garantisca un’omogeneità tra tutte le Osp presenti. Per adeguarsi alle nuove regole i titolari di bar e ristoranti avranno un anno di tempo.
LA STRETTA
Sul fronte dei controlli contro il fenomeno del tavolino selvaggio, multe più dure per i locali recidivi o totalmente abusivi: rispetto a oggi potrebbe superare i 5 giorni il periodo di chiusura come sanzione. Come detto, sarà vietato collocare le pedane nelle strade di grande viabilità. Gli assessorati al Commercio, quello ai Trasporti, l’Atac e la polizia locale stanno verificando su quanti stalli di parcheggio a pagamento si potranno collocare le postazioni. Più in generale non potranno essere montate le pedane su marciapiedi stretti, nei pressi degli incroci, delle fermate dei bus o degli scivoli per i disabili. Per disincentivare gli abusi, i locali dovranno esporre una piantina con le occupazioni autorizzate, mentre il Comune sta pensando di utilizzare nel sito Unesco un’apposita segnaletica per delimitare gli spazi dove si possono installare i tavolini.