Monte Livata senza neve, impianti da sci chiusi e i maestri emigrano al Nord.
«È tutto pronto per partire - dice Romolo Proietti Checchi - , presidente della 2001, ma la neve non arriva e fino a oggi ci sono state solo spese. Lo scorso anno eravamo già operativi, speriamo che la neve arrivi presto, comunque un buon 30% di incassi per seggiovia e family park a Campo dell'Osso è andato in fumo». La 2001 ha presentato anche i nuovi ski pass che hanno avuto in media un aumento del 20% con il giornaliero festivo arrivato a 30 euro e quello di due ore passato da 12 a 15 euro ma è arrivato anche lo ski pass veloce per sciare solo un'ora e il costo è di 12 euro.
Sul gruppo Facebook di Livata sono arrivate le critiche per un aumento considerato eccessivo: «Con il caro bollette i costi sono triplicati ribatte il presidente della 2001 l'aumento invece è contenuto e i prezzi sono inferiori alle vicine stazioni abruzzesi, chi contesta che li ci sono più impianti rispondo che c'è anche molta più gente. Purtroppo gli incassi della seggiovia non coprono certo le spese di gestione e riusciamo a limitare le perdite con il nolo attrezzatura e il piccolo ristoro, comunque io credo nelle potenzialità di Livata per tutto l'anno e vado avanti». Con la mancanza di neve sono emigrati i maestri di sci: «Almeno cinque maestri dice Cristiano istruttore di sci alpino sono andati a Cortina. Folgarida e la Val di Fassa, la mancanza di neve in questo periodo comporta una perdita di almeno il 30%».
Non sorridono gli operatori del posto: «Non c'nessuno dice Maurizio, con negozio di sport e nolo - lo scorso anno con la neve era un'altra situazione. Ci sarà il pienone per il fine anno e poi senza neve tornerà il deserto». Non va meglio per il food: «Abbiamo pieno per fine anno dice Mecci - per il resto è un pianto». In crisi anche gli escursionisti e i maestri dello sci nordico: «Lo scorso anno avevamo già portato in escursione con le ciaspole dice Andrea Pelliccia oltre 200 persone, senza neve non viene nessuno».