Madonna di Trevignano, guerra tra devoti e vigili. Pellegrini da tutta Europa, ma fioccano le multe: «Vietato parcheggiare»

L’ultimo “incidente” lo scorso venerdì: i fedeli hanno denunciato i guardiaparco

Mercoledì 8 Febbraio 2023 di Emiliano Bernardini
Madonna di Trevignano, raduni in divieto di sosta. L'ultimo "incidente" lo scorso 3 febbraio: i devoti hanno denunciato i guardiaparco

Apparizioni della Madonna, quadri di Gesù che lacrimano sangue e la mistica Gisella a convogliare i messaggi mariani. Gli ingredienti per quella che qualcuno ha definito “storia miracolosa” ci sono tutti. Anche se adesso la questione è finita in questura perché i raduni che contano centinaia di persone creano disagio al parco tanto che agenti di polizia locale e guardia parco sono intervenuti varie volte soprattutto per le auto in divieto di sosta.
Siamo a Trevignano, alle porte di Roma. Un borgo che conta qualche migliaio di abitanti e un numero simile di fedeli che viene da tutta Europa e che ogni 3 del mese si raduna sulla collina denominata “Tre vigne” per recitare il rosario e per conferire con la veggente Gisella.

Ed è proprio con lei che questa storia ha avuto inizio. Un movimento che è cresciuto esponenzialmente tanto che ora sta diventando un problema per l’ente parco. Frequenti le segnalazioni che giungono ai guardia parco e ai vigili scatenando una piccola guerra: raduni in divieto di sosta. 

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LA MISSIONE


Tutto ha avuto inizio nel 2016 anche se Gisella e suo marito Gianni sono convinti che «il vero inizio coincida con la nostra consacrazione al matrimonio». Entrambi originari della Sicilia, da tempo hanno trovato residenza stabile a Trevignano. Ed è qui che la Madonna, una statuetta comprata dai coniugi a Medjugorje, ha dapprima pianto lacrime e poi sangue. Stessa cosa con un quadro della Divina Misericordia acquistato in Piazza San Pietro. Ma non è tutto, perché la Vergine Maria è apparsa più volte a Gisella: «Ci ha indicato la via e una missione da compiere: portare avanti i suoi piani per le conversioni e il ritorno verso il Padre Nostro». Ecco allora che dapprima si sono rivolti al parroco e poi al Vescovo. Il Vaticano ha preso incarico di verificare l’effettivo miracolo prelevando il sangue dei coniugi e quello sul volto di Maria. «Siamo in attesa di un riconoscimento ufficiale» fanno sapere. Nel frattempo però Gisella e Gianni creano un’associazione, quella della Madonna di Trevignano Romano Ente Terzo Settore. Una onlus con uno statuto ben definito. Ogni associato paga una quota di 50 euro annuali il resto è al buon cuore di chi vuole fare le donazioni con cui sottolineano «facciamo opere caritatevoli». Il 3 di ogni mese alle ore 15, proprio come indicato dalla Madonna, i fedeli si radunano sulla collina presso la croce blu, in via Campo delle Rose per recitare il rosario. Non è tutto perché Gisella riceve i fedeli anche singolarmente. Come si legge sul sito: «Gli incontri possono avere una durata massima di 15 minuti a persona e solo nelle ore pomeridiane da concordare in base alle disponibilità. Indicare sempre nome, cognome, la provenienza e un recapito telefonico. Si fa presente che non verranno prese in considerazione le richieste in forma anonima». Miracoli e grazie ricevute fanno bella mostra nei messaggi sul portale dell’Associazione.

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TUTTI IN QUESTURA


Fin qui nulla di strano se non fosse che i raduni hanno assunto dimensioni importanti: una media di 600 pellegrini ogni 3 del mese. Gente che arriva da tutta Europa. Il problema sorge perché il terreno dove viene fatta la preghiera è dell’Associazione ma la strada per arrivarci è comunale. Vietato parcheggiare. Venerdì 3 febbraio l’ultimo appuntamento in ordine di tempo. Durante la cerimonia però arrivano i guardia parco e gli agenti della Polizia locale per le macchine in divieto di sosta. Ne nasce un parapiglia che finisce in Questura. E già perché alcuni fedeli hanno denunciato i comportamenti degli agenti e chiedono che «vengano identificati gli autori di comportamenti degni di un regime» si legge nella testimonianza fornita. Sulla questione abbiamo interpellato il presidente del parco naturale di Bracciano-Trevignano, Daniele Badaloni: «Non mi risultano attività anomale. Il giorno 3 febbraio i guardia parco, nell’esercizio nelle loro funzioni di Polizia Giudiziaria, hanno svolto un sopralluogo in un’area sottoposta a sequestro per un illecito in corso». Come se non bastasse c’è anche un illecito legato ad un manufatto edificato abusivamente. E qualcuno si chiede pure: «Ma siamo sicuri che quello può essere adibito a luogo di culto?». In attesa di risolvere il mistero della fede una cosa è certa: ci vorrà un miracolo per evitare la multa per divieto di sosta. 

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Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 19:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA