Caldo, Roma nella morsa dell’afa: climatizzatori rotti sui bus e ospedali presi d’assalto

Accessi in pronto soccorso su del 20%. Malore per un turista ai Musei Vaticani

Domenica 16 Luglio 2023 di Francesco Pacifico
Caldo, Roma nella morsa dell’afa: climatizzatori rotti sui bus e ospedali presi d’assalto

L’anticiclone Cerbero sta per lasciare spazio al più feroce Caronte e Roma già all’inizio della prossima settimana dovrebbe superare ogni record di caldo: si potrebbero sfiorare i 43 gradi.

Ma i 34 segnati ieri stanno creando molti disagi in quella che il Times di Londra ha ribattezzato «la città infernale». Per avere contezza del problema basta fare capolino in un pronto soccorso: qui nel weekend, e rispetto alla scorsa settimana, gli accessi sono aumentati del 20 per cento, mentre sono cresciute del 15 le richieste di un’autoambulanza. Con le altissime temperature di queste ore sono raddoppiati i casi di insolazioni, crampi, disidratazione, ipertensioni fino ai più preoccupanti ictus e infarti. Ieri mattina verso le 10.30, per esempio, è scattato il panico ai Musei vaticani quando un turista australiano, cardiopatico, si è accasciato a terra per un dolore al torace: è stato subito trasportato al vicino Dea dell’ospedale Santo Spirito. Tra i pazienti che affollano i pronto soccorso ci sono soprattutto anziani. E non a caso la Regione ha avviato con i medici di base un piano di monitoraggio sui soggetti più fragili, over 65 e bambini in testa. Ma nei Dea - dove il personale scarseggia - c’è il timore di picchi d’accesso a metà settimana, soprattutto in quelli più vicini al Litorale, quando Roma dovrebbe battere ogni record di temperatura.

Caldo record, il Times: «Roma un inferno». Il Guardian: «Temperature mai viste»

Non sono, però, soltanto gli anziani a patire il caldo in città. Ieri la Capitale, nonostante la forte presenza di turisti stranieri, sembrava svuotata rispetto a 48 ore prima. Infatti le spiagge del Litorale sono state letteralmente prese d’assalto. Ma non tutti possono scappare dalla morsa di Cerbero. Sui social molti padroni dei cani segnalano che fanno uscire i loro animali soltanto nella tarda serata, perché temono che si possano ustionare le zampette sull’asfalto rovente. E raddoppiano i casi di turisti e romani che utilizzano nasoni e fontane (anche storiche) per rinfrescarsi: c’è anche qualcuno che fa veloci e poco decorosi pediluvi e, chi - come alcuni ragazzi - addiruttura si tuffa nel Fontanone del Gianicolo. Soprattutto, il caldo si fa sentire sui bus: in ambienti sindacali denunciano che in alcune giornate si sono registrati anche 200 guasti agli impianti di condizionamento, che hanno costretti gli autisti a riportare in deposito i mezzi. Al riguardo le segreterie romane di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Fna hanno scritto ai vettori, per «constatare la totale impreparazione che coglie le aziende relativamente alla gestione dei condizionatori». E segnalano: «Raccogliamo segnalazioni di lavoratori che lamentano situazioni di estrema difficoltà alla guida, che spesso sfociano in veri e propri malori, con relativa interruzione del servizio». Per la cronaca, le lamentale dei passeggeri non sono da meno.

SENZA CONDIZIONATORI

In questo scenario, l’unico segnale positivo arriva dai consumi di energia: nonostante il ricorso massiccio all’aria condizionata, il picco giornaliero non va oltre i 1.900 megawatt giornalieri. Numeri che non fanno presagire problemi alla rete, compresi i blackout. Detto questo, con le temperature che dalla settimana prossima supereranno stabilmente i 40 gradi, anche nell’ottica del risparmio, molti dipendenti avrebbero chiesto alle loro aziende di poter lavorare in smart working. Modalità nella quale sono da mercoledì scorso circa duecento comunali che lavorano nella sede di Circonvallazione Ostiense. Negli uffici dove sono ospitate le direzioni Agricoltura, Benessere degli animali, Ciclo dei Rifiuti e la Centrale unica degli acquisti, è andato in tilt il sistema di areazione. E, a quanto pure, sarebbe quasi impossibile ripararlo a breve. Per la cronaca, alcuni uffici hanno comprato dei Pinguini, mentre al dipartimento Ciclo dei rifiuti i responsabili avrebbero dovuto respingere la stessa richiesta arrivata dai loro addetti, perché non ci sono le risorse necessarie.

Intanto, cresce nelle retrovie anche l’allarme incendi. Il caldo torrido arrivato più tardi rispetto al solito, finora, ha ridotto al lumicino i casi. Ma adesso, con il termometro a 40 gradi, crescono i timori anche per i ritardi nelle operazioni di diserbo, con marciapiedi e aiuole degli spartitraffico che sembrano piccole giungle. Il Comune ha accelerato le attività di sfalcio sulle aree di sua competenza, ma contemporaneamente ha rilevato che in tanti spazi privati l’erba è pericolosamente alta. In quest’ottica, per esempio, il dipartimento Ambiente ha inviato una diffida ai proprietari delle aree private nel parco del Pineto: devono pulire e tagliare entro l’inizio della settimana.

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