Due grandi alberi caduti in città in pochi giorni fanno scattare l'allarme. Ed è corsa contro il tempo per mettere in sicurezza il patrimonio verde della Capitale, dove si stimano in 50 mila gli arbusti a rischio crollo, su un patrimonio di oltre 310 mila piante, divise tra alberature stradali (119 mila circa), di aree verdi e ville (180 mila) e nelle scuole (14.600). Sabato in via Nomentana è precipitato un pino alto oltre venti metri sulla strada, prendendo in pieno un'automobile, con la conducente salva per miracolo.
I RIMEDI
Per ovviare a questa situazione il Campidoglio ha messo in campo un piano di manutenzione straordinaria e di sostituzione degli alberi a rischio crollo, in collaborazione con i Municipi. Dopo il periodo delle potature, che hanno provocato anche chiusure di strade importanti - come i platani della Nomentana, a tratti, da Porta Pia alla Batteria Nomentana - ora in tante strade si stanno sostituendo alberi ormai vecchi e malati, dall'Ostiense alle strade nei dintorni di viale Somalia, dalla Garbatella a Val Melaina. L'amministrazione comunale ha lanciato la gara che consentirà, dal 2024 al 2026, di prendersi cura delle ville storiche - in particolare Villa Ada, Villa Pamphilj e Villa Borghese - delle riserve e dei parchi comunali. Se il bando andrà a buon fine, consentirà di occuparsi regolarmente della manutenzione degli alberi cittadini, con 70 mila potature l'anno e, quindi, un intervento ogni cinque anni per ogni pianta. Poi ci sono i fondi del Pnrr, che prevede un piano di "forestazione urbana": un milione di alberi da piantare, tra la Capitale e il territorio della Città metropolitana, entro la fine del prossimo anno. Ma in questo caso si parla di semi e, quindi, per vederne i risultati tangibili bisognerà attendere almeno qualche anno.