Roma, camion sulla linea elettrica e il tram 2 si blocca ancora: stop di un'ora e mezza

Anche questo percorso, come quello dell'8, scatena le proteste dei residenti

Mercoledì 8 Novembre 2023 di Fernando M. Magliaro e Giampiero Valenza
Roma, camion sulla linea elettrica e il tram 2 si blocca ancora: stop di un'ora e mezza

Un'ora e mezza: fermo a causa della rottura della linea elettrica aerea provocata da un camion. Stavolta lo stop è toccato alla linea 2 del tram, quella che va da piazzale Flaminio a piazza Mancini percorrendo la Flaminia.
Un'altra linea - come già avviene per l'8 - funestata da continue sospensioni e ancor più continue lamentele da parte dei cittadini: rumori, vibrazioni, crepe nei palazzi, lentezza e inefficienza nel trasporto. Questi sono i problemi che i cittadini evidenziano come quelli più diffusi. Una linea, quella del 2, che, come ricorda uno dei suoi ideatori e realizzatori, l'ingegner Alessandro D'Armini, era stata studiata per percorrere lo spazio fra i due capolinea in 16 minuti, grazie alla corsia preferenziale esclusiva, cioè non utilizzata da altri mezzi pubblici né di Atac né taxi, e ai semafori coordinati. E che, ormai da anni, vede i tempi di percorrenza saliti a 26 minuti medi.

IL FERMO

Ieri, lo stop arriva all'ora di punta: alle 7.30 un mezzo privato, un camion, urta i cavi dell'alimentazione elettrica danneggiandoli. Linea ferma fino alle 9 di mattina e sostituita con i tanto vituperati bus.
Un caso che si ripete con grande frequenza su tutte le linee tram: una volta un binario, un'altra un problema di alimentazione elettrica, o una vettura che si rompe, fatto sta che i tram come mezzo in sé continuano a dimostrare tutta la loro età: pensati alla fine dell'800, quando ci si muoveva, su strade spesso neanche pavimentate, con carrozza e cavalli e la richiesta di mobilità cittadina era bassa, i tram all'epoca assolvevano ai bisogni dell'epoca. Di fatto, i tram erano per la Roma di fine 800 inizi 900 l'equivalente di ciò che oggi dovrebbe essere il servizio svolto dalle metropolitane.
Nel frattempo, però, sono cambiate le esigenze di mobilità: fra romani e turisti, oggi occorre essere in grado si spostare decine di migliaia di persone l'ora. I tram arrivano al migliaio al giorno. E sono soggetti a un problema specifico, che i bus, invece, non hanno: uno stop, qualunque ne sia la causa, immobilizza l'intera linea, spesso per ore, lasciando i mezzi fermi sulla strada. Come con l'8: la rottura di un binario, una vettura è rimasta bloccata all'altezza del San Camillo per alcune ore. La caduta di un albero, giusto un paio di giorni fa, ha causato lo stop a metà della linea per ben sette ore.

LA TVA

Non a caso, una delle maggiori criticità del progetto del Comune - vessillo della lobby pro tram e del suo collaterale mondo di pseudo ambientalisti tanto cari a una certa sinistra - di realizzare una nuova tranvia fra Termini, il Vaticano e l'Aurelio, la Tva, è proprio la promiscuità delle rotaie con tutti gli altri mezzi di trasporto. Una seconda è diretta conseguenza di questa promiscuità: un tram che rimanesse bloccato, indipendentemente dalla causa, su via Nazionale all'altezza di via Genova impedirebbe la mobilità di pompieri e polizia; e, in via IV Novembre semplicemente paralizzerebbe l'intero centro di Roma. Infine, la più preoccupante di queste criticità, è il disegno dei binari totalmente attaccati al marciapiede nel quale si apre l'ingresso del pronto soccorso dell'Ospedale Santo Spirito in Sassia sull'omonimo lungotevere: una contiguità che, in caso di un blocco dei tram, impedirebbe in modo assoluto alle ambulanze di accedere al nosocomio che tratta, annualmente 1600 codici rossi.

LE LAMENTELE

Sul 2, le lamentele sono molto chiare: rumori e stridii. Atac bagna più o meno continuativamente le rotaie per cercare di attutire lo sferragliamento delle ruote dei tram in curva. Ma con così scarso successo che nei punti più critici della linea, le curve strette su piazza Mancini e largo Rinaldi, da qualche giorno viene sparso anche una specie di lubrificante, un liquido anti stridio. Questo dopo che in una serie di sedute del consiglio del II Municipio era stato sollevato, dal consigliere del Pd Luca Onori, il problema del rumore prodotto dal passaggio dei tram chiedendo ad Atac di risolvere il problema.
Oltre il rumore, però, per i residenti c'è anche l'incubo vibrazioni: una combine diabolica la mattina alle 5,30 quando i tram iniziano a girare per prendere servizio. Tanto che, come hanno raccontato diversi condomini, continuano a susseguirsi gli esposti in Procura contro il tram. Cittadini e consiglieri che chiedono che il Comune cambi e punti per un trasporto green con i bus elettrici.
 

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