Grande commozione ieri per l'ultimo saluto a Simonetta Cardone, la donna di 67 anni travolta il 1° luglio scorso sulla Laurentina mentre era a bordo della sua Lancia Y da un suv Tesla con a bordo cinque ventenni.
Simonetta Cardone, schianto sulla Laurentina: l’indagine sui cellulari degli altri ragazzi sul Suv
AMANTE DEGLI ANIMALI
Una denuncia dura, quella del parroco, lanciata durante la lunga omelia che si è aperta e chiusa ricordando Simonetta «una donna solare ha concluso don Paolo nata il 21 marzo, il primo giorno di primavera. Molto legata alla sua mamma di cui si sarebbe occupata a tempo pieno appena fosse andata in pensione. Amante degli animali che soccorreva e di cui si prendeva cura». Ora le due cagnoline da caccia di 10 anni e i sei gatti sono rimasti a casa di Simonetta e vengono accuditi da un gruppo di amiche della donna. «Sono delle anime pie commenta il fratello Gianfranco che sono già riuscite a dare in adozione le due tartarughe e altrettanti micetti di mia sorella. Continueranno ad occuparsi degli altri animali fino a quando non troveranno una nuova famiglia».
Per questo hanno aperto una pagina Facebook "Salviamo gli animali lasciati da Simona" dove le volontarie condividono le foto con la descrizione dei cani e dei gatti rimasti orfani. Una vera e propria mobilitazione per le adozioni che le amiche di Simonetta seguiranno da vicino e in prima persona. I due fratelli della donna vivono uno negli Stati Uniti e l'altro in Toscana dove porterà mamma Maria. «Non può vivere da sola dice Gianfranco ha 86 anni e poi era legatissima a mia sorella. Simonetta trascorreva la mattina con mia madre e i suoi animali e il pomeriggio lavorava come segretaria in uno studio fisioterapico. Poi appena finiva tornava subito a casa qui a Monte Migliore».
Sull'incidente che gli ha strappato la sorella, l'uomo dice molto poco. È ancora troppo scosso. Riesce solo ribadire come Simonetta sabato scorso «indossava la cintura di sicurezza conclude e lo so per certo. Sia perché l'hanno vista i vigili del fuoco, sia soprattutto perché conoscevo molto bene Simonetta, sempre molto attenta a rispettare le regole. Appena saliva in macchina e prima di avviare il motore agganciava la cintura. Su questo non ho alcun dubbio».