Due secondi per passare da 145 chilommetri orari a 115. È l'istante in cui Matteo Di Pietro si accorge di avere davanti la Smart. Poi, improvvisamente a 48 al momento dell'impatto, che ha ucciso il piccolo Manuel di soli 5 anni. Il 14 giugno scorso in via di Macchia Saponara Matteo Di Pietro correva, nonostante i suoi amici youtuber, che con lui portavano avanti la sfida di 50 giorni in auto, abbiano tendenzialmente minimizzato, pur dicendo che Di Pietro andasse oltre il limite.
I rilievi
«La velocità eccessiva del veicolo Lamhorghìni e la violenza dell'impatto inferto al veicolo Smart sono avvalorate, tra l'altro anche dall'assenza di tracce di frenata prima dello stesso e della presenza invece di evidenti tracce di scarrocciamento dopo la collisione impresse dal veicolo Smart per metri 21.70 così da evincere spostamento trascìnamento ricevuto dal veicolo Smart da parte del veicolo Lamhorghini».
Chiarisce il gip: «Le conclusioni cui è giunta la polizia locale risultano poi confortate dalle analisi preliminari effettuate dal personale dei Carabinieri sui tracciati del Gpsinstallato sulla vettura Lamborghini.m Dalla visura dei dati di tracciamento dell'auto è stato possibile rilevare i dati del percorso e delle velocità del mezzo concentrate nell'arco temporale compreso tra le ore I 5:35 e le 15:39.
Il gps
«Dall'esame dei dati soprariportati emerge in buon sostanza che la Lamborghini percorreva Via dei Pescatori, da cui proveniva, diretta in via Macchia Saponara, alla velocità di circa 145 chilometri». Al momento di imboccare via di Macchia Saponara alle ore 15.38 e 52 secondi l'auto si femava, poi in soli 14 secondi raggiungeva la velocità di 124 chilometri orari immediatamente prima dell'impatto, per poi passare -nel giro di due secondi- a 115 prima e a 48 km/h alle ore 15 :39' e fermarsi intìne dopo 4 secondi.
«La rapidità delle fasi di accrescimento e decrescita della velocità risulta congrua con la potenza del veicolo. L 'assenza di tracce di frenata dimostra verosimilmente che la decelerazione improvvisa e rapidissima è stata conseguenza dell'avvistamento dell'auto in prossimità del punto in cui si è verificato l'incidente»