Un patrimonio illecitamente acquisito da un imprenditore, Mauro Balini, il quale, anche per i suoi legami con personaggi malavitosi (tra l'altro è indagato per corruzione nei confronti dell'ex consigliere comunale Luca Gramazio anche nell'ambito dell'inchiesta su Mafia Capitale), è da considerare pericoloso.
In particolare, sono emerse operazioni finanziarie che hanno visto protagonisti Balini e noti pregiudicati contigui al clan Fasciani. Non solo, sono stati accertati legami tra l'imprenditore e Cleto Di Maria, narcotrafficante di elevato calibro. A quest'ultimo, che curava i servizi di sicurezza all'interno del porto turistico, l'imprenditore aveva concesso, ad un prezzo irrisorio, la gestione del chiosco-bar dell'«Hakuna Matata».
Balini, inoltre, avrebbe fornito sostentamento ai familiari di Roberto Giordani, detto «Cappottone», arrestato per l'agguato al pregiudicato siciliano Vito Triassi, legato alla cosca mafiosa dei Cuntrera-Caruana, avvenuto a Roma Casal Palocco il 20 settembre del 2007. Da alcune intercettazioni sono poi emersi legami tra Balini ed un soggetto collegato ad epigoni della Banda della Magliana. Il coinvolgimento di Balini nell'inchiesta su Mafia Capitale verte su una presunta tangente versata a Luca Gramazio e ad altri componenti della Giunta capitolina per ottenere l'ampliamento del porto turistico di Ostia.