Roma, il mistero della senzatetto che parla inglese,il padre la riconosce: «E' mia figlia, era scomparsa 6 mesi fa»

Mercoledì 23 Novembre 2016 di Laura Bogliolo
Roma, il mistero della senzatetto che parla inglese,il padre la riconosce: «E' mia figlia, era scomparsa 6 mesi fa»

«È mia figlia, si chiama Emble, sembra sotto shock, non so cosa le sia successo, non voglio pensarci». È in viaggio da Stoccolma verso Roma, Tahvo Jauhojärvi, 54 anni. Riabbraccerà finalmente la ventunenne che da mesi si aggirava per Roma come una senzatetto. Sembrava potersi trattare di Madeleine Beth McCann, la bimba scomparsa misteriosamente a 4 anni nel 2007 in Portogallo.
«È difficile quando il tuo bambino scompare, ma è doloroso vedere la foto di tua figlia sul Daily Mail ridotta come una senzatetto a Roma» ha scritto su Facebook.


Emble soffre della sindrome di Asperger, malattia che può essere tenuta sotto controllo attraverso l'assunzione di farmaci. Sei mesi fa la giovane era partita per Roma per studiare l'italiano. «Da quel momento - ha raccontato il papà al Daily Mail - non avevamo più notizie». Le foto di Emble hanno fatto il giro del web, molti in un primo momento hanno ipotizzato che quella giovane spaurita, che parlava inglese, potesse essere Madeleine. La polizia inglese poco prima dell'identificazione della giovane aveva a smentito, anche perché Madeleine oggi avrebbe 13 anni. Ieri sera la curiosità verso la giovane, segnalata in tantissimi siti web, è stata così tanta che Emble è stata rincorsa in strada. I passanti hanno chiamato la polizia e la studentessa è stata portata al Commissariato Trevi Campo Marzio. Il papà, spiega il Daily Mail, ha visto le foto sul sito e ha contattato la redazione web. Emble era stata notata dalle forze dell'ordine già da settembre. Non aveva documenti, diceva di essere inglese, aveva dato alcuni nomi, diceva di chiamarsi Leonetta Anna, ma le ricerche non avevano dato alcun esito. I carabinieri alla fine avevano preso anche le impronte della ragazza, ma non era emerso nulla. Era diventata una dei tanti invisibili che si aggirano per la città.

INVISIBILE PER MESI
Il caso è esploso dopo che le sue foto sono state pubblicate da Lorena Kollobani sulla pagina Facebook di Missing Persons of America: si ipotizzava potesse essere Madeleine. Il caso è finito sul Daily Mail, sul Daily Mirror e The Sun. Alcuni avevano pensato fosse anche Amanda Adlai, rapita in Michigan nel 2008, o Maria-Brigitte Henselmann scomparsa in Germania nel 2008. Per mesi Emble si è trascinata tra il Pantheon e piazza della Torretta. L'avevano soprannominata Maria. «È educata, non vuole soldi, prende cappuccino e cornetti la mattina» il racconto di un barista del Centro. I ristoratori ogni tanto le davano anche da mangiare. I carabinieri raccontano che le era stata offerta anche assistenza, un posto dove essere accolta, ma lei ha sempre rifiutato.

IN COMMISSARIATO
Emble vive da otto anni con il papà. I genitori sono separati. Il patrigno, Bror Thorén, 53 anni, la mamma e il fratello volevano volare in Italia per cercarla. «Avevo fatto la denuncia ma la polizia svedese mi ha detto che essendo maggiorenne non poteva fare molto» ha spiegato il papà. Insomma, un altro presunto caso di allontanamento volontario dietro al quale si nascondeva una tragedia. Il papà non aveva avuto più alcun contatto con lei da quando era partita. Una famiglia presto riabbraccerà la figlia. Un'altra, quella di Madeleine, no. Ieri i genitori, Kate e Gerry, hanno ringraziato «chi ancora ricorda» la figlia .
 

Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 08:35