Gay suicida a Roma, i genitori: non sapevamo nulla

Domenica 27 Ottobre 2013
Eravamo ignari di questo suo tormento interiore. Non sapevamo che nostro figlio potesse essere omosessuale, n di questo suo disagio nei confronti dell'omofobia. È quanto avrebbero riferito i genitori del 21enne che la scorsa notte si è tolto la vita a Roma lanciandosi dall'undicesimo piano di un palazzo. I familiari, increduli e sotto choc per quanto è successo, hanno anche detto che il giovane non aveva problemi con nessuno.



I precedenti. Nella capitale, con il suicidio della scorsa notte, è il terzo caso in un anno. Lo scorso novembre un 15enne studente del liceo scientifico Cavour, si è tolto la vita legandosi una sciarpa al collo dentro casa. Questa estate una nuova tragedia. «Sono omosessuale, nessuno capisce il mio dramma e non so come farlo accettare alla mia famiglia», aveva scritto un quattordicenne che si è suicidato gettandosi dal terrazzo condominiale, in zona Torraccia. Qualche mese prima, a maggio scorso, invece uno studente di 16 anni, di origini romene, si è gettato durante la ricreazione da una finestra del terzo piano dell'istituto tecnico che frequenta. Ma un'auto parcheggiata rallentò la caduta e il giovane si salvò.