Palazzina crollata a Roma, trovata piena la bombola di gas: non è la causa dell'esplosione

Giovedì 29 Dicembre 2016 di Mirko Polisano
Acilia, sequestrata l’area del crollo della palazzina di via della Marca (foto di Mino Ippoliti)

Una bombola del gas piena è stata trovata sul luogo del crollo della palazzina di ieri ad Acilia in cui sono morte mamma e figlia.

Si tratta di una bombola a uso domestico. Sono in corso accertamenti per chiarire la causa della deflagrazione. L'ipotesi è che sia stata provocata da una fuga di gas.
 
 

Ascoltati i condomini della palazzina di due piani. A quanto ricostruito al piano terra abitavano le vittime e c'era uno studio dentistico, chiuso ieri pomeriggio, e l'appartamento di un operaio romeno. Al piano superiore le abitazioni dei due feriti, di una famiglia di moldavi e di una famiglia dello Sri-Lanka. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Ostia.

L'area di via Giacomo della Marca a Dragoncello è stata posta sotto sequestro. Su disposizione del pm Mario Palazzi che coordina l’inchiesta, la zona è stata circoscritta per effettuare i rilievi di rito. Sul posto, fin dalla prima mattinata ci sono i periti della procura che hanno avviato gli accertamenti tecnici sullo stabile e sulle macerie per capire l’esatta dinamica dell’esplosione.

Disastro e duplice omicidio colposo: sono i reati ipotizzati. Il pm Mario Palazzi ha affidato a due ingegneri una consulenza tecnica ponendo loro una serie di quesiti. Intando domani all'ospedale di Tor Vergata saranno fatte le autopsie delle due vittime.

«Tutte le ipotesi sono al vaglio – ribadisce il capitano Paolo Del Giacomo, comandante della stazione dei carabinieri di Ostia che sta portando avanti le indagini- quella della fuga di gas come le altre resta da accertare».

Sono in corso le operazioni di rimozione delle macerie e il forte vento che soffia sul litorale non sembra agevolare l’intervento di vigili del fuoco e protezione civile, Le forti raffiche sollevano polveri e detriti. Ieri per il recupero dei corpi di Debora Catinari e sua figlia Aurora si è scavato fino a tarda sera anche a mani nude. Intanto è stato dimesso lo zio della bimba, Ezio Catinari, che aveva passato la notte all'ospedale Grassi. Resta ricoverata sua moglie, Silvana, al policlinico Gemelli di Roma: la donna potrebbe comunque essere dimessa in un paio di giorni.

Intanto, oltre alla mobilitazione dei numerosi agenti provenienti da vari gruppi territoriali (scorte ai veicoli di soccorso, alle personalità e chiusure con gestione del traffico veicolare), la Polizia di Roma Capitale si è da subito occupata delle ricerche anagrafiche e di verificare la necessità di assistenza alloggiativa a tutte le persone coinvolte. È quanto si legge in un comunicato del Corpo. Già da mercoledì sera, in collaborazione con la Protezione Civile di Roma Capitale, tre persone sono state subito assistite e collocate presso il «Residence Parco Salario». Stamane sono in corso verifiche sugli stabili adiacenti alla palazzina per fornire eventuale assistenza ad altre persone, circa sei, che hanno avuto i propri appartamenti danneggiati dall'esplosione di ieri. Anche oggi, come stanotte, le strade attorno a via Giacomo Della Marca rimarranno interdette al traffico per garantire i movimenti dei mezzi di soccorso.
 

Ultimo aggiornamento: 15:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA