«Certo che me li ricordo, sono venuti qui con delle uova per avere il meteo favorevole». Quando la suora di clausura di Santa Chiara risponde al telefono non è sorpresa.
L’usanza
Il rito di portare le uova a Santa Chiara ha radici che affondano nei secoli. Stiamo parlando, infatti, della patrona del bel tempo. “Il chiaro dei cieli dopo la pioggia” significa il suo nome. Ecco quindi perché ci si reca da quest’ordine, ad Anagni e non solo. E perché si portano le uova? Sono il simbolo di ciò che è appena nato, ma anche di allontanamento dalla disgrazia. È quindi spiegato perché si danno alle suore insieme a un’offerta, così che sia di buon augurio per il bel tempo. Un gesto, peraltro, che vale molto di più.
Le difficoltà
Le suore Clarisse di Anagni, devote a Santa Chiara, stanno vivendo un periodo di difficoltà economica. All’ultimo festival cittadino, gli enti locali sono venuti a conoscenza della gravità della situazione. «Non avevano i soldi e neanche il materiale per poter produrre cose che potessero essere vendute», ha spiegato Fabrizio Savone presidente da circa un anno della Pro Loco anagnina. Ecco allora che un dono può essere d’aiuto per superare la crisi.
I precedenti
«Le previsioni meteo per l'11 Aprile davano pioggia», racconta Joanna sui blog dedicati alle nozze. Così decidono con tutta la famiglia di andare a portare in dono le uova e un'offerta alle suore Clarisse a Roma. «Appena entrati con le uova in mano ci hanno subito chiesto chi è la fortunata. Poi ci hanno detto che avrebbero pregato 8 suore per gli sposi». Com’è andata a finire? «Non ha più piovuto il giorno delle nozze».
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