Roma, i mille problemi dell'Esquilino dai senzatetto ai rifiuti. E i residenti segnalano sui social

Mercoledì 23 Novembre 2022 di Giulia Banfi
Roma, i mille problemi dell'Esquilino dai senzatetto ai rifuti. E i residenti segnalano sui social

Dietro rifiuti, soste selvagge, senza tetto e cantieri a cielo aperto, c’è un quartiere vivo, una comunità che tramite gruppi Facebook cerca di aiutarsi, supportarsi e costruire il proprio futuro nonostante le difficoltà quotidiane.

È l’Esquilino, lo storico rione romano conosciuto da molti per la sua multietnicità e accoglienza. Un rione che, però, fa i conti con una serie di disagi quotidiani dovuti alla sua vicinanza con la principale stazione di Roma, in cui non è sempre facile gestire il flusso di persone che vi transitano, ma anche alla varietà di culture, tra cui è più complesso instaurare un dialogo.

Quello dei senza tetto è sicuramente uno dei principali problemi della zona. La maggior parte di queste persone hanno problemi psicologici, si rifugiano nell’alcool o in altri tipi di sostanze, poi trovano sistemazione dove possono. E tra le sistemazioni, i vicoli dell’Esquilino sono quelli che vanno per la maggiore. “Questo è un quartiere multietnico, che in qualche modo lo rende unico, ma il problema dell’accoglienza c’è. E non è a livello locale, il problema di gestione è nazionale. Noi ci troviamo ogni giorno a vedere tantissime persone in strada, ma il disagio si crea perché non sappiamo cosa fare. Possiamo anche offrirgli un panino o dargli dei soldi, ma il problema non si risolve così. Molti di loro arrivano, ciondolano per le strade, ma nessuno gli dice cosa fare, dove trovare un lavoro, dove fare i documenti. Alcuni hanno già problemi mentali all’arrivo, ad altri gli vengono successivamente, perché come fai a resistere così per strada? Noi ci sentiamo impotenti nei loro confronti. Deve essere rivisto il sistema di accoglienza, le persone non devono buttarsi per strada” – è il commento di una residente, nonché amministratrice del gruppo “Sei dell’Esquilino” su cui sono presenti i residenti della zona.

Un gruppo in cui ogni giorno i residenti cercano di condividere situazioni di disagio per trovare un conforto o nel migliore dei casi una soluzione, visto che nel gruppo sono presenti anche i consiglieri del Municipio I di Roma.

 

I disagi dai rifiuti

Se di problemi stiamo parlando, l’altro grande disagio è quello legato ai rifiuti che, come in tutta Roma, non risparmia neanche l’Esquilino. Anzi, al contrario, si aggiunge alla difficile gestione dell’accoglienza e dei senza tetto. “Per la questione rifiuti c’è bisogno di più controllo e più presenza sia di persone addette alla raccolta che di cestini. Questo perché sicuramente qui transitano più persone rispetto agli altri quartieri. La presenza di turisti è maggiore, ma in giro tra le strade dell’Esquilino ci sono davvero pochi cestini o se ci sono questi sono stracolmi e anche il turista più volenteroso spesso non sa dove buttare le cose” -commenta ancora l’amministratrice del gruppo.

In alcuni punti ci sono delle discariche a cielo aperto, con buste e grandi elettrodomestici, dove i topi trovano terreno fertile per una passeggiata: "Stiamo vivendo un degrado mai visto" -è il commento disperato di un'altra residente che segnala sul gruppo tramite dei video, in particolare, la situazione di via Principe Amedeo, via Carlo Cattaneo e via Napoleone III angolo via Carlo Cattaneo.

L’azienda romana di raccolta dei rifiuti non riesce a gestire il flusso, per mancanza di mezzi e personale, come viene sempre risposto ai residenti. Ma il problema deve in qualche modo essere affrontato, con una struttura più efficiente e una maggiore formazione ai negozianti che proprio all’Esquilino arrivano da diversi paesi.

Video

Soste selvagge, buche, rifiuti, cantieri aperti che riducono i parcheggi, manifestazioni che scelgono spesso l’Esquilino come centro di protesta, sono invece gli altri problemi che rendono difficile la vita dei residenti e di chi in quella zona inevitabilmente ci transita. Molte sono le segnalazioni di attraversamenti pedonali nascosti da alberi, macchine parcheggiate fuori dai parcheggi o in strade dove si restringe la carreggiata. Come il caso di Via delle Sette Sale dove i residenti della strada o i turisti, a causa della sosta selvaggia, non riescono a camminare. O il caso della stessa Piazza Vittorio Emanuele in cui tempo fa è strato tragicamente investito il professore Marco Visentin.

I problemi sono, comunque, sotto gli occhi di tutti. I residenti nel gruppo più volte dialogano con i consiglieri municipali nella speranza di trovare risposte o soluzioni. Per fortuna, oltre ai disagi, il gruppo Facebook riesce anche ad essere di conforto nei momenti di bisogno, se per caso a qualcuno serve un’informazione o un aiuto. “Il gruppo è nato prima della pandemia, qui le persone si aiutano, inviano segnalazioni ai consiglieri municipali, e a volte riusciamo anche ad organizzare belle iniziative per i più piccoli ma anche per i grandi. Insomma si fa quel che si può e ci aiutiamo a vicenda” – è, infine, il commento dell’amministratrice.

Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 15:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA