Anarchici, la galassia si allarga: lo zoccolo duro romano e la "chiamata alle armi"

Lo zoccolo duro conta una cinquantina di esponenti, legati con un sottile filo al mondo delle occupazioni

Lunedì 30 Gennaio 2023 di Alessia Marani
Anarchici, la galassia si allarga: lo zoccolo duro romano e la "chiamata alle armi"

Monta la protesta anarchica in attesa del Cdm di lunedì pomeriggio. Ma chi sono gli anarchici a Roma? Lo zoccolo duro conta una cinquantina di esponenti, legati con un sottile filo al mondo delle occupazioni. Un nucleo a cui sono pronti ad aggiungersi i gruppi "storici" e, in parte dormienti, del Centro e del Nord Italia. Sabato sera, a dare man forte a Trastevere c'erano soprattutto i compagni anarchici dalla Toscana, dall'Umbria ma anche dal Viterbese, un'area da sempre permeata dalle idee anarco-insurrezionaliste.

Gli agenti del Reparto mobile (una quindicina di unità in tutto), i primi schierati in piazza Trilussa, si sono visti arrivare di fronte centocinquanta persone che volevano muoversi in corteo. Un vis-à-vis di contenimento, senza feriti tra la folla. Poi le cariche di alleggerimento, i tafferugli, un agente della Digos in borghese ferito dal lancio di un oggetto. Per fortuna non è grave.

Cospito, cinque auto date alle fiamme a Roma. A Milano molotov contro mezzi della polizia locale. L'anarchico sarà trasferito nel carcere di Opera. Stasera il caso in Cdm

Chi sono gli anarchici a Roma

Sono quarantuno le persone identificate da polizia e carabinieri e denunciate al termine della manifestazione non autorizzata e su cui in futuro potrebbero arrivare condanne dai giudici.   «La gestione dell’ordine pubblico - dice Andrea Cecchini, del sindacato Italia Celere - non può mettere a repentaglio la vita degli operatori e non si può concludere con la solita frase “anche stavolta è andata bene, per fortuna”. Se è andata bene è per la professionalità degli operatori costretti a turni allucinanti, trasformati in transenne umane».

L'assemblea riunita domenica pomeriggio in piazza dell'Immacolata, a San Lorenzo, ha dettato la linea per la settimana: mobilitazione massima e un grande nuovo corteo da tentare sabato prossimo. Inanto, nella notte sono state date alle fiamme cinque auto della Telecom in un parcheggio aziendale di via Val di Lanzo, zona a Nord est di Roma già interessata negli anni passati da analoghi blitz incendiari di matrice anarchica.

 

La Questura ha già rafforzato il piano di prevenzione e sorveglianza a tutti gli obiettivi sensibili. Osservati a distanza i collettivi studenteschi e i centri sociali che potrebbero dare appoggio logistico alla rete che sostiene la protesta del leader della Fai, Federzione anarchica informale, Alfredo Cospito al 103° giorno di sciopero della fame contro il 41 bis a cui è ristretto. Da Sassari è stato disposto per lui il trasferimento al carcere di Opera, a Milano. Sulle sue sorti, ormai, non sono puntati solo gli occhi degli anarchici. La sua vicenda, infatti, sta facendo da collettore per tutti i movimenti sensibili alla lotta al carcere duro.  Così i "cinquanta" anarchici romani non sono più soli. Anzi, per sabato prossimo il timore è che al corteo partecipi un'ampia fetta del mondo antagonista e studentesco. La questione Cospito assume giorno dopo giorno contorni diversi, lascia il "recinto" dell'anarchia e si inserisce in un più ampio scenario politico, quello in cui sul piatto di magistratura e governo ci sono importanti riforme del sistema giudiziario.  

Ultimo aggiornamento: 21:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA