«Non so chi frequentasse mia cognata, non so neanche se ci fosse questa relazione. Ma se è stato quest'uomo, prego Dio, che sia fatta giustizia». Francesco Mariani è il cognato di Rossella Nappini, l'infermiera di 52 anni accoltellata a morta nell'androne del palazzo al Trionfale lunedì pomeriggio.
Per il suo assassinio è stato sottoposto a fermo, con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, Adil Harrati, un cittadino marocchino di 45 anni irregolare sul territorio italiano. Ma la famiglia dubita che tra i due ci fosse una relazione. Il concetto stesso di "ex-compagno" è «da riservare ad altre figure» dice il cognato che ricorda l'ultimo giorno in cui ha visto la donna. «Era sabato sera, siamo stati a cena insieme non ha detto o fatto riferimento ad alcun problema. Se fosse stata preoccupata da un rapporto o da un uomo che la perseguitava, ad esempio, ce ne saremmo accorti ma è anche vero che mia cognata era una persona molto riservata». Poco diceva della sua vita privata e a volte anche le persone più vicine possono essere all'oscuro di molte cose. E il concetto stesso di "relazione" è di per sé molto labile. Quell'uomo che per alcune settimane era entrato da manovale nell'appartamento dell'anziana madre, la signora Teresa, per rinfrescare e tinteggiare le pareti, «non l'ho mai visto», prosegue il cognato. Ma questo anche in ragione del fatto che l'uomo con la moglie, ovvero la sorella della vittima, abitano a San Lorenzo da anni. Potevano essere all'oscuro certo di quello che c'era tra la donna e quell'operaio irregolare. «Non sono io a dover dire chi è stato. Per lui o per chiunque sia stato ad averla uccisa in quel modo, mi creda - aggiunge - non provo alcun odio, perché comunque nessuno ci riporterà indietro Rosella. Prego solo Dio, che il colpevole paghi per ciò che ha fatto». Più di venti le coltellate inferte sul corpo dell'infermiera, alcune delle quali l'hanno raggiunta non solo al collo e all'addome ma perfino alle gambe. Di certo Adil aveva frequentato quell'appartamento al primo piano di via Giuseppe Allievo per alcune settimane la scorsa primavera.
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