Michelle Causo, l'amica del killer di Primavalle: «Era rabbioso, si sfogava sulle donne»

Stasera alle 19 una nuova fiaccolata nel quartiere

Lunedì 3 Luglio 2023 di Flaminia Savelli
Michelle Causo, l'amica del killer di Primavalle: «Era rabbioso, si sfogava sulle donne»

«Provocava i ragazzi del quartiere e in più di un'occasione ha fatto girare tra le chat foto intime di alcune ragazze. Fino ai 15 anni era tranquillo, poi sono cambiati molti lati del suo carattere e anche per questo ne ho preso le distanze. Era arrabbiato e cercava un riscatto. Voleva una vita diversa e questo alimentava la sua collera». Così la 16enne di Primavalle cresciuta con Michelle Causo, uccisa a 17 anni a coltellate lo scorso mercoledì, descrive il 17enne finito in manette con l'accusa di omicidio.

Gli investigatori stanno ancora cercando di ricostruire il movente del brutale delitto. E ora le indagini si stanno concentrando sull'assassino e sul rapporto con la vittima. Ma per capire cosa ha armato la mano del giovanissimo killer, è necessario ricostruire anche la sua recente storia: «Sono cresciuta con Michelle, eravamo vicine di casa e compagne di classe - racconta l'amica - e insieme in più di un'occasione abbiamo trascorso il pomeriggio a casa del ragazzo che l'ha uccisa. Uno choc per tutti noi anche se, a ripensarci ora - racconta - c'erano dei segnali che forse non abbiamo colto».

Tensioni

Negli ultimi mesi, raccontano gli amici dell'arrestato, il ragazzo aveva preso le distanze dalla solita compagnia di ragazzi del quartiere. Isolato e addolorato per la fine della storia con la fidanzata, si era ritrovato al centro di liti e tensioni nel quartiere di Primavalle. «Provocava spesso le liti - dice la giovane - è come se cercasse attenzioni e in questo modo, forse, credeva di ottenerle. Ma negli ultimi mesi spesso era finito nei guai perché aveva fatto girare delle foto intime di alcune ragazze. Sono stata costretta a prendere le distanze da lui perché non approvavo questo modo di agire. Ne abbiamo parlato più volte eppure, cadeva sempre negli stessi errori».

 

Il giovane, come hanno ricostruito gli investigatori, divideva l'appartamento di via Giuseppe Benedetto Dusmet con la mamma. La casa diventata la scena del delitto: «Insieme a Michelle abbiamo passato interi pomeriggi con lui a casa sua - ricorda l'amica - era quasi sempre solo perché la mamma era sempre fuori per lavoro. Questo accadeva circa due anni fa. Poi i rapporti si erano raffreddati con me e io credevo anche con Michelle. Nessuno di noi sapeva che invece si frequentavano ancora. Questo - sottolinea l'amica - mi ha molto stupita». C'è però un punto su cui gli amici del killer continuano a tornare. Così come la 16enne: «Sono certa che tra loro non ci fosse nulla oltre un legame superficiale di amicizia - spiega - Ripensando agli ultimi mesi, non posso non pensare che abbia scaricato la sua rabbia proprio su Michelle. Ha confessato che quel pomeriggio si era scatenata una lite con Mimmi. In quelle coltellate deve aver riversato tutto il rancore per la sua storia finita e la frustrazione per la vita che stava conducendo. La nostra Michelle ha pagato con la vita un'amicizia sbagliata. Per quanto riguarda lui - conclude la ragazza - nessuno di noi ha capito cosa stava accadendo nella sua vita. Quanto si stava allontanando dalla realtà, da noi, dalla famiglia».
Stasera alle 19 fiaccolata per Michelle, indetta anche dal preside del liceo Gassman frequentato dalla vittima. Il corteo partirà dalla scuola per giungere a via Stefano Borgia per un minuto di raccoglimento nel luogo del ritrovamento del corpo di Michelle. Conclusione in piazza Capecelatro. Prevista la presenza del sindaco Roberto Gualtieri e del governatore del Lazio, Francesco Rocca.
 

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