Senato respinge la sfiducia M5S. Renzi: «No a barbarie giustizialista»

Martedì 19 Aprile 2016
Senato respinge la sfiducia M5S. Renzi: «No a barbarie giustizialista»

E' stata respinta con 183 voti la mozione di sfiducia contro il Governo presentata in Senato. 



La prima mozione è del Movimento 5 Stelle, prima firmataria Nunzia Catalfo, il secondo è quello presentato da Paolo Romani (FI), Gian Marco Centinaio (Lega), Cinzia Bonfrisco (Cor). Le due mozioni chiedono la sfiducia dell'esecutivo in relazione agli art. 94 della Costituzione e 161 del Regolamento del Senato, il documento del centrodestra lo impegna anche alle dimissioni.

«L'accusa che viene mossa a questo esecutivo di manifesta inadeguatezza, come scrive la mozione di Fi, può trovare riscontro in un dato soggettivo, ma trova una stridente contraddizione con la realtà.

In questi 2 anni abbiamo fatto quello che dovevamo fare», ha spiegato nel suo intervento il premier Matteo Renzi. E chi sarà contrario al referendum sulle riforme «sostiene l'accentramento di poteri per il premier ma il tema è manifestamente infondato». «Se è un peccato cercare di sbloccare l'Italia accusateci di questo peccato. Se è reato, controllate il codice penale perchè non c'è e, nella formazione del procedimento parlamentare è evidente che noi ascoltiamo tutti e poi facciamo noi. Questo significa avere la spina dorsale dritta e noi rispondiamo a viso aperto di quello che facciamo». 

No alle dimissioni M5S
«Io sono per al giustizia non per i giustizialisti. L'Italia ha conosciuto figure di giudici eroi ma ha conosciuto negli ultimi 25 anni pagine di autentica barbarie legate al giustizialismo - ha aggiunto Renzi - L'avviso di garanzie è stata una sentenza mediatica definitiva, vite di persone perbene sono state distrutte mentre i delinquenti avevano il loro guadagno nell'atteggiamento populista di chi faceva di tutto un erba un fascio. L'avviso garanzia non è mai condanna e per questo non chiederemo le dimissioni dell'assessore 5 Stelle di Livorno».


«I giudici devono parlare con le sentenze e noi li incoraggiamo ma le sentenze devono arrivare presto perchè noi vogliamo sapere chi è il responsabile, il colpevole, chi ruba». 

Inchiesta petrolio
Nell'inchiesta di Potenza «non c'è nessuna ipotesi di corruzione per il governo. L'unica vicenda penale che ci sarà, sarà quella cui vi chiameremo nei confronti del Pd, per cui vi chiediamo di rinunciare all'immunità, e vedremo chi è condannato o no».

Patto si stabilità
«Aver tolto il patto stabilità per i sindaci produce un effetto leva di almeno 4 miliardi di euro», ha affermato Renzi. «Io rivendico qui in quest'Aula che interventi che il governo fa allo scopo di sbloccare le opere pubbliche e private», 

 

Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 11:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA