Aung San Suu Kyi - Premio Nobel per la Pace nel 1991 e attuale Consigliere di Stato della Birmania, Ministro degli Affari Esteri e Ministro dell'Ufficio del Presidente - «si sarebbe dovuta dimettere» per il suo silenzio dopo la violenta campagna militare contro la minoranza musulmana Rohingya dello scorso anno. Lo afferma l'Alto commissario Onu per i diritti umani uscente Zeid Ràad Al Hussein, aggiungendo che i tentativi della leader birmana di giustificare le azioni dei militari sono «profondamente deplorevoli». Lo scorso novembre, per lo stesso motivo, la città di Oxford ritirò il Freedom of Oxford, la più alta onorificenza concessa dalla città britannica, che le aveva consegnato il premio nel 1997.
Ultimo aggiornamento: 12:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".