Appalti Anas, la Dama nera aiutava gli “amici”: «Loro mi pagano auto e vacanze»

Sabato 12 Marzo 2016 di Valentina Errante
Appalti Anas, la Dama nera aiutava gli “amici”: «Loro mi pagano auto e vacanze»

La dama nera e i suoi sodali decidevano chi dovesse vincere le gare Anas e quali aziende, anche colossi del settore, come la Astaldi, potevano essere estromessi. L'attività che il gip definisce «frenetica» emerge dalle intercettazioni. Sono centinaia le conversazioni che raccontano come la Dama nera trovasse sempre una soluzione anche quando i funzionari manifestavano perplessità o si opponevano a passaggi burocratici inconsueti. Gli strumenti per favorire le imprese “amiche” erano tanti, anche il maltempo poteva essere un alleato per giustificare la ritardata consegna dei lavori da parte delle ditte “amiche”, che avrebbero poi provveduto a pagare le mazzette.

IL METEO
Nel settembre 2015 la Dama nera ha garantito che provvederà alla disapplicazione di una penale alla “Aleandri spa” per i ritardi nella consegna di alcuni lavori. La Accroglianò ha già parlato con i colleghi e sodali Giovanni Parlato e Sergio La Grotteria, entrambi arrestati, hanno deciso che l'unica via è attribuire la causa al maltempo. Il problema è convincere l'avvocato Emilia Forgione che non si capacita delle argomentazioni dei colleghi. Parlato cerca di spiegare: «Ti ricordi la Briantea/Aleandri» dice, e il legale replica: «Voi applicate ua penale inferiore a quanto..» E Parlato: «Inferiore perché consideriamo i giorni di pioggia. Ci sono tutta una serie di giorni di pioggia». L'avvocato: «Ma da dove risultano sti giorni di pioggia?» E Parlato: «Li abbiamo chiesti ufficialmente alla Lombardia c'è tutta la lista, vedi che è allagata». L'avvocato ribatte: «Ma il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento non ne fanno cenno. Lo so perché le relazioni ce le ho qui davanti». E Parlato: «Non ne fanno cenno perché hanno omesso di fare questa valutazione che deve essere comunque fatta. Per ogni cantiere noi abbiamo recuperato tutti i giorni di pioggia dal sito della Regione Lombardia e dall'Arpa Lombardia. Sono i giorni ufficiali di pioggia».
 
L'AUTISTA
Secondo il gip, l'imprenditore Giuseppe Ricciardello avrebbe ottenuto un aumento di pagamenti da parte di Anas di 1,8 milioni. Per questo, oltre alle tangenti, garantiva alla dama nera qualche benefit. Come la macchina con conducente utilizzata dalla dirigente dal 2011 al 2015 per accompagnare lei, la figlia o il fratello, a Les Deux Alpes, per la settimana bianca, o al Circeo. Costo quasi quasi 95mila euro in quattro anni. «Con Ricciardello - ha messo a verbale la donna - ho rapporti di stima e lui mi permette di usare il noleggio con conducente. Questa persona mi accompagna e lo paga Ricciardello...ne usufruisco cinque volte al mese o per lunghi viaggi, ad esempio quando vado in montagna».

LA POLITICA
La politica resta sullo sfondo, l'unico onorevole indagato è Marco Martinelli. E un uomo chiave nei rapporti con il “palazzo” potrebbe essere Alberto Brandani, già responsabile dell'organismo di vigilanza Anas e indagato. Racconta la Dama nera: «L'architetto Vito Rossi e Giuseppe Colafelice della Aleandri hanno vinto una gara in cui l'architetto Giuseppe Barilà era presidente di Commissione. È stato Brandani a far vincere questa gara alla società Aleandri. Premetto che il prof Brandani della Fondazione Formiche, aveva delega sul personale, quando lavorava in Anas. Con il tempo avrò dato circa 60 mila euro a Brandani. La gara dovrebbe essere quella della Bradanica. Vito Rossi mi ha dato circa 200 mila euro in 4 anni per questa gara». E la Accroglianò continua: «Il coinvolgimento di Brandani nei favoritismi alla Aleandri risiedeva nella sua caratura politica, nel senso di persona di partito, vicina all'onorevole Cesa, ovvero di un soggetto che avrebbe potuto operare un intervento politicamente favorevole all'interno di Anas. Era una sorta di copertura politica».

La Accroglianò precisa di non avere mai dato soldi alle fondandazioni, neppure a “Per il bene comune” quella di Martinelli. «Premetto - dice ancora la Accroglianò - che la dottoressa Elisabetta Parise, dirigente Anas e con un ruolo all'interno della Fondazione Formiche, è amica dell'onorevole Martinelli che era anche nella Fondazione per il Bene Comune.

Nella stessa Fondazione c'è il senatore Matteoli. La Parise si propose per portare Ricciardello (Giuseppe, imprenditore arrestato ndr) che lei stessa conosceva dall'onorevole Martinelli affinché questo potesse parlare con Matteoli, ex ministro Infrastrutture e presidente commissione Lavori pubblici, della gara del Ricciardello». E infine salta fuori il nome di Maurizio Gasparri: «Sto cercando di salvarmi perché se no, se perdete me, è finita» dice la Accroglianò in un'ambientale parlando del nuovo assetto in Anas. «Era Gasparri (si riferisce alla telefonata ricevuta, scrivono gli investigatori)...mi ha fatto chiamare Gasparri...adesso lunedì vedo di andarci..».

Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 14:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA