Tre atti d'indirizzo sulla scrivania, firmati a favore di telecamera e indirizzati rispettivamente alle direzioni di Invitalia, ministero dello Sviluppo economico e ministero del Lavoro. Così il vicepremier e ministro, Luigi Di Maio, conferma la volontà, già annunciata quasi una settimana fa, di riprendersi da Whirlpool «i soldi degli italiani». Il messaggio lanciato all'azienda - a poco più di 24 ore dal prossimo tavolo di crisi al Mise - è chiaro: in Italia «non si scherza più, l'epoca del Bengodi è finita». Per questo, l'intenzione del ministro ora è soprattutto quella di verificare «fino all'ultimo euro che gli potremo togliere».
Ad oggi, infatti, non si conoscono bene le modalità con cui questi soldi pubblici potranno tornare nelle casse dello Stato. Destinati a contratti di sviluppo, reindustrializzazione, ma anche a tutela e salvaguardia occupazionale, parte dei fondi potrebbero essere già stati spesi dalla stessa Whirlpool e questo complicherebbe o soprattutto rallenterebbe la restituzione. Tuttavia, per ora, il piglio del ministro raccoglie il plauso dei sindacati e il rammarico dell'azienda. Proprio quest'ultima ha manifestato il dispiacere per le parole di Di Maio, rimarcando il fatto di non aver ancora mai disdetto l'accordo siglato nel mese di ottobre e soprattutto di non avere l'intenzione di chiudere il sito di Napoli, ma di essere «impegnata a trovare una soluzione che garantisca la continuità industriale e i massimi livelli occupazionali».
Se la soluzione resta però quella di cedere lo stabilimento a un eventuale soggetto terzo, i sindacati continueranno ad opporsi.
Crisi aziendali: 158 tavoli aperti in attesa di soluzioni
Whirlpool Emea «con rammarico prende atto della dichiarazione rilasciata questa mattina a radio Rtl dal ministro Luigi Di Maio, di voler revocare gli incentivi concessi e di bloccare il pagamento su quelli richiesti, pur non avendo l'azienda mai proceduto ad alcuna disdetta dell'accordo siglato», fa sapere l'azienda che «riconferma la centralità dell'Italia e la volontà di continuare a lavorare con tutte le parti coinvolte per trovare una soluzione condivisa».
In linea con il piano industriale dello scorso ottobre, Whirlpool «non intende procedere alla chiusura del sito di Napoli, ma è impegnata a trovare una soluzione che garantisca la continuità industriale e i massimi livelli occupazionali del sito». Così una nota di Whirlpool diffusa dopo le dichiarazioni del ministro Luigi Di Maio sulla revoca degli incentivi. Nell'incontro al Mise di domani «auspichiamo di poter iniziare il percorso con le istituzioni presenti e le organizzazioni sindacali volto a risolvere la vertenza».