Le posizioni, su molti temi, sono - e restano - distanti.
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Meloni-Schlein, il dialogo
Un dialogo facilitato, va da sé, dall'orrore dei fatti di cronaca che hanno riguardato Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa a coltellate dall'ex fidanzato. Ma Schlein e Meloni avevano cominciato a parlarsi già prima dell'epilogo della tragedia di Giulia, su questo tema. A dare il calcio di inizio, forse, era stata Paola Cortellesi. Che parlando del suo "C'è ancora domani" campione di incassi al cinema, che riflette sulla condizione delle donne negli anni del secondo dopoguerra, e di riflesso oggi, aveva chiesto alle due leader di sedersi attorno a un tavolo, per affrontare insieme la piaga della violenza di genere. Un appello prontamente raccolto e rilanciato. E c'entra inevitabilmente anche il fatto che a guidare sia il principale partito di governo che la maggiore forza di opposizione ci siano, per la prima volta nella storia repubblicana, proprio due donne.
Insomma: il dialogo è cominciato. E i primi frutti si sono visti già oggi al Senato, durante la discussione e il voto sul ddl Roccella contro i femminicidi. Perché anche se non si è riusciti a mettere tutti d'accordo su un unico ordine del giorno che condannasse la violenza e impegnasse il governo a contrastarla anche con iniziative "strutturali" nelle scuole, una qualche forma di convergenza di per sé piuttosto inedita si è comunque registrata, tra partiti di governo e di minoranza. Le opposizioni non hanno votato contro l'odg di maggioranza a prima firma Malan, limitandosi all'astensione, che prevede di inserire nei programmi di studio «l'educazione al rispetto, anche attraverso una formazione emotivo sentimentale». Parole considerate un passo in avanti verso i desiderata di Pd e Cinquestelle.
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I punti
FdI, Lega e Forza Italia, in compenso, hanno votato a favore di due ordinni del giorno che impegnano il governo a intervenire «sulla prevenzione e sul contrasto della violenza sulle donne e la violenza domestica, a completamento della normativa vigente, al fine di iniziare l'iter parlamentare in tempi rapidi». Ma c'è anche l'assenso sul tema della formazione antiviolenza per gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e il personale sanitario. «È la prima volta - si spiega nel Pd - che la maggioranza accetta il principio di mettere a punto dei nuovi provvedimenti in cui far rientrare anche i corsi nelle scuole, e di finanziare corsi di formazione per operatori specializzati. E questo è davvero un bel segnale per una battaglia» bipartisan. Una mano tesa che Schlein, aprendo il suo intervento alla direzione del Pd, non ha dimenticato di riconoscere: «Apprezzo il segnale che ha dato la maggioranza - ha detto la leader dem - il parere favorevole all'ordine del giorno che chiede di mettere risorse alla formazione degli operatori e delle operatrici, calendarizzare in tempi rapidi le proposte di legge che insistono sulla prevenzione, compreso il nostro sull'educazione al rispetto e all'affettività». Il tempo dirà se i semi piantati finora porteranno frutti.