Elly Schlein e la tessera del Pd alla Bolognina: ecco perché è un luogo-cult per la sinistra

La dem: "E' stato il primo circolo in cui ho partecipato a una assemblea"

Lunedì 12 Dicembre 2022 di Andrea Bulleri
Schlein e la tessera del Pd alla Bolognina: ecco perché è un luogo-cult per la sinistra

L'appuntamento è alle 17,30 al circolo della Bolognina. E' lì, in uno dei rioni un tempo più proletari del capoluogo emiliano, che Elly Schlein oggi prenderà la tessera del Pd.

Ad annunciarlo è stata la stessa candidata alla segreteria dem, ieri sera da Fabio Fazio, che nei giorni scorsi aveva annunciato l'intenzione di iscriversi al partito che punta a guidare, e che nel 2015 aveva formalmente lasciato (candidandosi, alle ultime politiche, nelle liste dem come indipendente).

E se la scelta di Bologna era in qualche modo scontata (è lì che Schlein è residente), la decisione porta con sé un carico simbolico che non è sfuggito agli aficionados della sinistra italiana. Perché è lì, nel circolo di Piazza dell'Unità 4, che 33 anni fa maturò il passaggio che anni dopo rese possibile la nascita del Pd. La "svolta della Bolognina", si legge sui libri di storia. Il cmabiamento fu storico davvero: con l'allora segretario del Pci Achille Occhetto che, tre giorni dopo la caduta del muro di Berlino, annunciò la trasformazione. Addio al partito comunista, benvenuta a una nuova "Cosa" (così come fu chiamato per un certo periodo il partito erede del Pci, prima che la scelta cadesse su Partito democratico della sinistra). E' da lì, insomma, dalla Bolognina, che tutto ebbe inizio. Il distaccamento da posizioni più massimaliste, l'abbraccio del riformismo e l'ingresso vero e proprio che sarebbe avvenuto di lì a pochi anni nel gioco del governo nazionale. 

Pd, dal riformista Bonaccini alla "cosa rossa" di Elly Schlein: i profili dei contendenti alla segreteria dem

Pd, Elly Schlein si candida: «Voglio diventare segretaria, ora una storia nuova». Renzi all'assemblea di Italia Viva: «Una federazione con Azione»

Un luogo doppiamente simbolico, per Schlein - da sempre vicina a posizioni nettamente schierate a sinistra - anche perché la candidata alle primarie dem lo ha messo in chiaro fin da subito: "Quello che mi candido a guidare è un nuovo partito democratico". E la rivoluzione, proprio come avvenne a cavallo del 1990, potrebbe riguardare anche il nome: "Un nuovo nome non è un tabù", ha messo in chiaro Schlein. 

Ma la scelta della Bolognina porta con sé anche altre foto ricordo, per Schlein. "E' stato il primo circolo in cui ho partecipato a una assemblea, nel lontano 2013, sulle larghe intese", ha spiegato l'aspirante segretaria a Che tempo che fa Che proprio nel 2013, dopo la mancata elezione del Professore al Quirinale, fu proprio lei a lanciare il movimento #OccupyPd, in protesta contro i 101 franchi tiratori del partito. "Ora, con lo stesso spirito torniamo lì, perchè bisogna ridare voce alla base - ha messo in chiaro Schlein - Senza la base scordiamoci pure le altezze. E' un circolo cui sono molto affezionata, sia personalmente che per la sua storia. Sarò lì alle 17,30 per incontrare iscritte e iscritti". E chissà se, anche questa volta, si tratterà di una svolta, per la storia della sinistra italiana. 

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA