Migranti, più ingressi per chi può lavorare nei cantieri del Pnrr: via libera a 10mila arrivi ogni anno

Visti rapidi per gli operai già assunti dalle imprese italiane

Martedì 15 Agosto 2023 di Francesco Malfetano
Migranti, più ingressi per chi può lavorare nei cantieri del Pnr: via libera a 10mila arrivi ogni anno

Una corsia preferenziale per far entrare in Italia almeno 10mila lavoratori stranieri in più e accelerare la messa a terra del Pnrr. È quella che sin dall’inizio di settembre consentirà alle aziende con sede nella Penisola di impiegare nei cantieri italiani operai extra-Ue già contrattualizzati negli ultimi due anni per almeno 12 mesi.

LA SCORCIATOIA

Una “scorciatoia” che, mutuando un meccanismo che già consente visti veloci per ricercatori e docenti universitari, punta a favorire soprattutto le imprese specializzate nel settore dell’edilizia. Quelle più in difficoltà nel reperire le maestranze necessarie. Tant’è che la quota è aggiuntiva rispetto all’ultimo decreto flussi. Cioè va a rimpinguare quei 136mila arrivi di lavoratori stagionali e non, autorizzati per il 2023 dal governo Meloni. La stima non è altissima ma, spiegano fonti governative, è destinata a salire man mano che i cantieri per le opere del Piano nazionale di ripresa e resilienza saranno effettivamente aperti. E, con ogni probabilità, dovrebbe arrivare ad assorbire un fetta consistente di quella quota da 60mila operai che l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) aveva indicato come necessaria per portare a termine le infrastrutture finanziate con i Fondi europei. 

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Non a caso l’iniziativa, introdotta alla Camera con un emendamento del capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, sarà resa operativa a brevissimo. Ovvero non appena la legge di conversione del Dl Pa-bis sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un altro tassello della strategia che Giorgia Meloni profetizza da quando è arrivata al governo: si deve aumentare il numero di migranti che entrano in Italia regolarmente, cioè avendo un posto di lavoro che li aspetta. Nel decreto Flussi varato poco più di un mese fa infatti, per il triennio 2023-2025 il Governo prevede complessivamente 452.000 ingressi, rispetto a un fabbisogno rilevato di 833.000 unità. Nel dettaglio: per il primo anno gli immigrati autorizzati ad entrare saranno 136 mila (a fronte di un fabbisogno di 274 mila e 800 lavoratori), nel 2024 altri 151 mila (contro 277 mila posti di lavoro disponibili), nel 2025 altri 165 mila (su 280.600 posti richiesti).

I LAVORATORI

Tra le nuove professionalità che potranno essere richieste, ci sono elettricisti, idraulici, e una quota specifica viene riattivata per gli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria, badanti e infermieri. Inoltre, nell’analisi dei fabbisogni si era rilevata una domanda elevata di lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca: anche questi vengono aggiunti. Si confermano per il lavoro autonomo e subordinato non stagionale i settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della cantieristica navale; per il lavoro subordinato stagionale i settori agricolo e turistico-alberghiero. Nell’ambito delle quote per l’agricoltura e per il turismo, si riservano specifiche quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che sottoscrivono accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare, e le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni di lavoro indicate nel decreto e maggiormente rappresentative a livello nazionale. 

Per di più, a chiudere il cerchio con l’iniziativa che ne porterà altri 10mila in Italia, l’esecutivo aveva anche previsto un’ulteriore quota aggiuntiva di ingressi rispetto a quelli calcolati per l’anno 2022: 40 mila persone in più, rispetto alle domande già presentate nel cosiddetto “click-day” dello scorso marzo. Lavoratori stagionali per il settore agricolo e turistico alberghiero, in molti casi già al lavoro.

Ultimo aggiornamento: 01:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA