Meloni a Bucha e Kiev, la corona di fiori e le lacrime del premier

Martedì 21 Febbraio 2023 di Francesco Malfetano, inviato a Kiev
Meloni a Bucha e Kiev, la corona di fiori e le lacrime del premier

A Bucha si affonda nel fango. Dietro la chiesa ortodossa di Sant’Andrea, la prima fossa comune scoperta dopo il ritiro dei soldati russi, ad aprile scorso. È qui che Giorgia Meloni tiene la prima tappa del suo viaggio in Ucraina.

Accolta dal procuratore cittadino contro i crimini di guerra e dal sacerdote ortodosso, il premier deposita una corona di fiori per le vittime. E si commuove dinanzi alla stele commemorativa, agli appelli per nuovi aiuti e alle immagini di quei giorni.

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La commozione

«Dovevo vedere» dice, prima di ricevere in regalo una medaglietta realizzata con i bossoli dei proiettili russi e la scritta “la città non sconfitta”. Il premier ascolta i racconti di chi ha vissuto e sta vivendo la guerra e sulla propria pelle. L'invasione, il massacro di centinaia di civili avvenuto nella piccola cittadina quasi un anno fa, nel marzo del 2022: è Bucha, per molti versi, il simbolo dell'orrore. Poi, rivolta alle autorità ucraine, Meloni sottolinea: «Non siete soli: combatteremo per voi e la vostra libertà». Un viaggio a tratti difficile, e il premier ne è consapevole. «Ma credo che fosse giusto e necessario esserci e ribadire la posizione del governo italiano - spiega - E forse anche rendersi conto personalmente di quello che serve a un popolo che si batte per la sua libertà». Perché un conto, ribadisce, è leggere i numeri delle vittime, un altro è osservare con i propri occhi il dolore e la devastazione. 

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Tappa a Irpin

Da Bucha Meloni si sposta a Irpin, il sobborgo a pochi chilometri da Kiev devastato dalle bombe. Anche qui, lo scenario che accoglie il premier è di distruzione. Palazzine sventrate ovunque, cavalli di frisia che bloccano gli incroci: è passato un anno dal tentativo di assedio, ma per le strade dove sfila Meloni è tutto fermo a quegli istanti. «Sono dalla vostra parte», dice il capo del governo italiano, firmando una bandiera già siglata da tutti i leader passati da queste parti.

La premier consegna aiuti civili, altre due camionette dei vigili del fuoco e dei gruppi elettrogeni. Da lì il viaggio verso il palazzo dei marescialli, la sede presidenziale dove incontra Volodymyr Zelensky, con il quale poi tiene una conferenza stampa. «Al cospetto del mondo - esordisce Meloni - l'Ucraina ha già vinto la sua battaglia per affermare la sua identità». 

Ultimo aggiornamento: 18:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA