Il leader di Azione Carlo Calenda, lasciando Palazzo Chigi assieme alla delegazione del Terzo polo, ha commentato l'incontro sulla Manovra con la premier Giorgia Meloni, durato circa un'ora e mezza. «È stato un incontro molto positivo, siamo entrati nel merito del provvedimento e abbiamo scorso le nostre proposte: ci sono cose su cui noi assolutamente non siamo d'accordo.
Sondaggi politici Swg: Meloni resta al 30%, caduta libera per il Pd sotto al 16%
Meloni-Calenda, incontro sulla Manovra
«Prima di mandare la nostra contro-manovra alla Meloni, io l'ho mandata a Enrico Letta, dicendogli 'vogliamo discuterne insieme e presentare una cosa insieme?'. La risposta non c'è proprio stata. Perché? Non so, dovete chiedere a loro. Si lamentano che non hanno interlocuzione, ma quando l'interlocuzione è su cose concrete, non rispondono mai. E la ragione è che sulle cose concrete all'interno sono divisi in centomila rivoli. Io questa cosa qua non la faccio», ha aggiunto Calenda.
«Io non vado in piazza senza spiegare cosa chiedo di diverso per il Paese - ha aggiunto -. È una cosa che non ha nessuna costruttività. E noi siamo in una condizione, in Italia, per cui non si può continuare a fare questa roba, per carità legittima, di andare in piazza per qualsiasi cosa senza mai spiegare, e chiedere soldi su tutto. Lo fanno anche i sindacati. Così siamo buoni tutti. Invece noi con gli stessi saldi della manovra abbiamo studiato come metteremmo quei soldi»