Sondaggi politici Swg: Meloni resta al 30%, caduta libera per il Pd sotto al 16%

Il M5S è ormai saldo al secondo posto, mentre Azione-Iv risale all'8,1% e supera la Lega al quarto posto

Martedì 29 Novembre 2022 di Fausto Caruso
Sondaggi politici Swg: Meloni resta al 30%, caduta libera per il Pd sotto al 16%

Conto alla rovescia per il Partito Democratico. Non solo verso il congresso del 19 febbraio, ma anche nei sondaggi. L’ultima rilevazione dell’istituto Swg per La7 registra un ulteriore calo per i dem, che rispetto alla settimana scorsa perdono un altro 0,4% e scendono al 15,8%, per la prima volta sotto la soglia del 16%. La distanza dal Movimento Cinque Stelle, che ormai viene dato stabilmente come secondo partito, comincia a farsi marcata. La rilevazione registra per il partito di Giuseppe Conte un 16,9%, dato invariato rispetto a sette giorni fa.

Un punto pieno sopra i democrat (e non è nemmeno il dato più ottimista sui grillini), che, nonostante le dichiarazioni contrarie, un occhio ai sondaggi lo danno eccome. Proprio per arginare questa emorragia di consensi una vasta ala del partito ha spinto per anticipare le primarie, nella speranza che una nuova leadership possa ridare una direzione a un partito allo sbando.

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Non sembra risentire della vicenda che ha coinvolto il deputato Aboubakar Soumahoro l’Alleanza Verdi Sinistra, che vede una leggera salita nelle intenzioni di voto dal 4 al 4,3%. Un dato che potrebbe spiegarsi allo stesso modo della crescita dei consensi grillini: con il partito di riferimento (il Pd) percepito come non più identificativo, l’elettorato di sinistra si sposta verso le formazioni della stessa area con identità più chiare.

Il centrodestra

Il meteo nella coalizione di centrodestra è invece all’insegna della stabilità. Fratelli d’Italia, il partito della premier Meloni, rimane saldo sopra al 30%, quattro punti sopra al dato delle elezioni, pur perdendo una virgola rispetto alla scorsa settimana (da 30,4% a 30,3%). La Lega è data ancora al di sotto dell’8,8% registrato il 25 settembre, ma il 7,8% di questa settimana segna un leggero recupero rispetto al 7,6% della scorsa rilevazione. A far storcere il naso a Matteo Salvini potrebbe essere il vedersi dietro a Carlo Calenda e Matteo Renzi. Azione-Iv torna sopra l’8% e resta ben sopra a Forza Italia, stabile al 6,5% (in netto calo dall’8,1% delle elezioni).

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Se l’opposizione deve stare attenta ai sondaggi in vista dei nuovi appuntamenti elettorali, la maggioranza può permettersi di guardarli solo con la coda dell’occhio e dedicarsi a perfezionare la manovra, nella quale sono state inserite diverse misure identitarie. Proprio la legge di bilancio è stata, e sarà ancora fino all’approvazione definitiva, il primo banco di prova per il consenso dell’esecutivo. A giudicare dalle variazioni minime registrate non sembra che i provvedimenti stilati abbiano causato malumori nell’elettorato. I sondaggi che tra poco cominceranno ad essere sotto gli occhi di tutti, saranno però quelli per le elezioni regionali in Lombardia e Lazio, il primo appuntamento elettorale dopo le politiche. I dati di coalizione sono per ora in linea con quelli nazionali e, salvo inaspettate resurrezioni del campo largo, il vantaggio del centrodestra è solidissimo.

Ultimo aggiornamento: 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA