Manovra, Ciriani: «Sarà approvata nei tempi». Pmi: «Ora detassare rinnovi contrattuali»

Martedì 12 Dicembre 2023
Manovra, Ciriani: «Sarà approvata nei tempi». Pmi: «Ora detassare rinnovi contrattuali»

La manovra verrà approvata nei tempi stabiliti dalla legge.

Ad assicurarlo è il ministro per le Riforme Luca Ciriani, interpellato a margine del convegno organizzato a Roma da Conflavoro Pmi, dopo la polemica scatenata dalle opposizioni in commissione Bilancio con conseguente interruzione dei lavori. “Il calendario ufficiale prevede l'approdo della manovra in Aula al Senato tra il 18 e il 20 dicembre. È possibile che questa data sia rispettata, compatibilmente all’atteggiamento che avrà l’opposizione in commissione, a cui abbiamo garantito la possibilità di approfondire i macrotemi su cui il governo ha voluto soffermarsi”, ha precisato il ministro, scatenando la reazione del Pd.  “Al ministro Ciriani dico che non dipendono certo da noi i ritardi, ma dal governo che è in stato confusionale: si assuma le proprie responsabilità”, ha replicato a stretto giro il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. 

Cauto il ministro anche sul superbonus. “Stiamo ancora discutendo - ha precisato ai microfoni di Rainews24 - perché è una misura costata 130 miliardi, una vera voragine per i conti dello Stato. È un tema su cui ci si deve muovere con molta, molta accortezza”. 

A proposito degli emendamenti poi Ciriani ha assicurato che il dibattito sulla manovra sarà affrontato dal Governo “anche con i correttivi, alcuni di natura tecnica, che non stravolgono la finanziaria, ma vanno nella direzione di accogliere alcune richieste del mondo sindacale sulle pensioni e per garantire la copertura dei contratti delle forze di polizia”. Insomma, per l’esecutivo i tempi saranno rispettati, si va avanti nella direzione indicata e il quadro complessivo della manovra “non è stato assolutamente messo in discussione". 

E’ toccato quindi all’onorevole Chiara Tenerini (FI) difendere dal palco del dibattito ‘Manovra 2024: tempo di bilanci’, organizzato da Conflavoro Pmi, la scelta del Governo di non mettere in legge di bilancio il salario minimo. “Ritengo sia meglio non ricorrere a una soluzione imposta per legge di un salario minimo orario perché questo potrebbe avere anche un potere detrattivo nei confronti del rafforzamento della contrattazione collettiva e della sindacalizzazione dei lavoratori - ha detto la deputata forzista - inoltre potrebbe essere usato per abbassare i salari più alti”. Tenerini ha proposto come strada alternativa al salario minimo quella di “lavorare a sistemi di decontribuzione degli aumenti salariali quindi intervenire laddove la contrattazione collettiva e il rinnovo sono fermi da anni”.

L’onorevole Francesco Filini (Fdi) ricorda poi che grazie al ‘ritocco’ al Pnrr deciso dalla presidente Giorgia Meloni e dal ministro Raffaele Fitto si sono sbloccati fondi per l’imprenditoria: “Nessuno toccava il
Moloch del Pnrr, poi Fitto e Meloni ne hanno annunciato la revisione e siamo riusciti a prevedere 12 milioni e mezzo per il sostegno alle imprese”. Critica invece la parlamentare di Iv Raffaella Paita che sempre dal palco del convegno di Conflavoro replica: “Il Governo avrebbe potuto mettere in atto una strategia per accelerare le opere senza stravolgere tutti gli obiettivi del Pnrr”.

Il plauso alla legge di Bilancio arriva infine da parte delle piccole e medie imprese. “Il nostro giudizio sulla legge di bilancio è positivo. Noi siamo apartitici, ma, se su dieci proposte, otto vengono accolte, noi non non possiamo che essere contenti", ha dichiarato Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro Pmi nel corso del convegno sulla Manovra 2024. "Manca un piccolo passaggio: l'alternativa al salario minimo. Vale a dire detassare gli aumenti degli stipendi che sono raggiungibili attraverso i rinnovi contrattuali", precisa. Poi rilancia: “Come ha detto bene il ministro Ciriani, il nostro impegno è quello di mettere al centro della nostra confederazione la parola lavoro: il lavoro che viene creato dalle imprese che credono nell'occupazione sana. Dobbiamo aumentare la retribuzione netta dei nostri lavoratori, così li gratifichiamo, incrementiamo il loro potere di acquisto e aiutiamo indirettamente anche le nostre imprese”.

Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA