Il Covid è stata la sfida principale con cui si è dovuto misurare Lorenzo Guerini, confermato alla guida del ministero della Difesa.
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Dunque è governativa piuttosto intensa, che si è accompagnata a quella politica in senso stretto, essendo Guerini uno dei leader (con Luca Lotti) di Base Riformista, la corrente ex renziana del Pd che esprime il maggior numero di parlamentari. Ex presidente del Copasir, il Comitato parlamentare sui Servizi, Guerini - nato a Lodi nel 1966 - è laureato in Scienze Politiche. Assicuratore di professione, ha militato tra gli anni '80 e '90 nella Democrazia Cristiana ed è stato presidente della sua Provincia nel 1995. Fin dai tempi dell ' Anci, quando Guerini era sindaco, ha consolidato i suoi rapporti con Matteo Renzi, all'epoca primo cittadino di Firenze. È da sempre considerato, nel suo partito, un abile mediatore e 'tessitorè di compromessi, abilità che gli sono valse l'appellativo di' Arnaldò, in considerazione delle riconosciute qualità dell'ex segretario Dc, Arnaldo Forlani. Prima di essere eletto presidente del Copasir nel 2018, Guerini - già deputato - aveva assunto ruoli nella segreteria nazionale del Pd. Nel febbraio del 2014 affiancò il presidente del Consiglio incaricato Renzi durante le consultazioni istituzionali per la formazione del nuovo governo, compreso il faccia a faccia che l'ex premier ebbe con Beppe Grillo. Tra il 2014 e il 2017 è stato vicesegretario del Pd assieme a Debora Serracchiani.