Dpcm, lezioni a distanza fino al 100% alle superiori. Le feste sono vietate

Domenica 25 Ottobre 2020 di Francesco Malfetano
Dpcm, lezioni a distanza fino al 100% alle superiori. Le feste sono vietate
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Per gli italiani torna l’incubo della “nuova normalità”, quella fatta di serrande abbassate per le attività ritenute non indispensabili. Con il nuovo Dpcm anti-Covid tornano le chiusure su larga scala fino al 24 novembre. Le misure sono davvero tante e toccano la vita di tutti i cittadini. Dagli studenti delle superiori che nella maggioranza dei casi torneranno a seguire le lezioni da remoto agli sportivi (palestre e piscine saranno chiuse di nuovo), dagli impiegati della Pa fino agli amanti delle uscite serali. Per quanto non vi sia il temuto coprifuoco infatti, con ristoranti, cinema, teatri e locali chiusi (bloccate pure sagre e feste di ogni tipo) uscire dopo le 20 appare davvero un’impresa.

Anche perché nel testo sono sconsigliate - non è un’imposizione quindi - pure le cene con amici a casa e le visite ai parenti o in genere alle persone che non sono conviventi. 

Aperture e spostamenti

Restano aperti, ma sempre nel rispetto dei protocolli tutte le attività di vendita al dettaglio (dal piccolo negozio ai centri commerciali, nonostante il pressing delle Regioni), così come quelle dedicate alla cura della persona (parrucchieri ed estetisti). Non sono state introdotte norme specifiche per quanto riguarda gli spostamenti tra Regioni che tuttavia sono fortemente sconsigliati. 

Le misure

Ristorazione “a ore”

Serrande giù alle 18 per bar, ristoranti gelaterie e pub

Pranzi e cene sino alle 18. Bar, ristoranti, pub e gelaterie dovranno chiudere le serrande alle sei di sera. Tutte le attività di ristorazione resteranno aperte, ma solo dalle 5 alle 18 e con il consumo al tavolo consentito solo per un massimo di 4 persone, salvo che tutti conviventi. Dopo le 18 vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Food delivery consentito così come la ristorazione d’asporto (ma solo fino alle 24). Apertura domenicale consentita.

Istruzione

Scuole superiori: “dad” fino al 100% e turni pomeridiani

La didattica a distanza alle superiori potrà arrivare, secondo quanto prevede il nuovo Dpcm in vigore da domani, anche al 100%. Ieri i governatori avevano chiesto esplicitamente al governo di prevedere la facoltà di portare totalmente le lezioni a distanza. Ora la palla passa in mano alle autonomie scolastiche, saranno i presidi a decidere la quota di Dad: da questa cifra vanno salvaguardati gli alunni con disabilità e i Bes, ovvero i bisogni educativi speciali.

Shopping autorizzato

Negozi ok, ma i clienti mantengano 1 metro di distanza e rapidità

Nessuna nuova limitazione oraria per le attività di vendita al dettaglio. I commercianti però dovranno assicurare, oltre alla distanza interpersonale di un metro, «che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni». Come è ovvio restano obbligatorie mascherine e gel igienizzante. Nonostante le richieste di alcune Regioni che avrebbero voluto la chiusura nel weekend, per ora restano aperti i centri commerciali.

Party e celebrazioni

No a ogni tipo di festa, anche dopo le cerimonie

Continuano le sospensioni per tutte le attività che «abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati», senza alcuna distinzione tra serate organizzate all’aperto o al chiuso. Allo stesso modo sarà impossibile festeggiare matrimoni o altri tipi di cerimonie. Viene infatti meno il vincolo delle 30 persone adottato fino ad oggi, a favore di un’imposizione più ampia che colpisce le feste «anche quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose». 

Niente più inviti

Meglio evitare cene a casa e visite ad amici e parenti

In questo caso il governo non ha imposto un divieto assoluto, ma nel testo del Dpcm raccomanda con forza agli italiani di non ricevere nelle proprie abitazioni private «persone diverse dai conviventi salvo, che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza». In pratica, meglio evitare le tanto discusse cene con gli amici (anche se si rispetta il numero di 6 persone attorno al tavolo, meglio se sono meno naturalmente), così come le visite di cortesia a casa di parenti o altre persone.

Film e concerti

Chiusi cinema e teatri. Ferme le sale da gioco

Né proiezioni né spettacoli in presenza: dall’entrata in vigore del Dpcm non sarà più possibile andare al cinema per un film o al teatro per una rappresentazione. Sono infatti sospesi tutti gli spettacoli aperti al pubblico, anche se tenuti in spazi all’aperto (musica dal vivo e concerti di diversa natura compresi).
Allo stesso modo, chiudono i battenti anche le attività legate al mondo dei giochi. Stop alle varie sale giochi, anche quelle che offrono la possibilità di fare scommesse o di giocare al bingo, e anche ai casinò.

Attività fisica

Stretta sullo sport: chiudono centri, palestre e piscine

«Sono sospese le attività di palestre, piscine, impianti nei comprensori sciistici, centri natatori, centri benessere, centri termali fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza». Così si legge nel testo circolato ieri. Stop quindi a tutte le attività sportive (gli sport da contatto erano già stati fermati) se non a livello professionistico. Niente campionati dilettantistici quindi così come niente attività di avviamento a questi sport: le scuole calcio ad esempio, resteranno chiuse.

Cura della persona

Niente limitazioni per estetisti e parrucchieri

Come già ampiamente discusso, le norme e i protocolli messi in campo all’interno delle attività di cura della persona come parrucchieri o estetisti, sembrano essere tra le più efficaci. Sono pochissimi infatti i casi di contagio registrati fino ad oggi all’interno di queste strutture. Per questo anche il nuovo Dpcm conferma che potranno restare aperte. Come il resto delle attività non toccate dalle limitazioni però, dovranno fare i conti con la situazione epidemiologica e la valutazione delle singole Regioni. 

Eventi sospesi

Stop ai convegni e sì alle fiere, ma solo se nazionali

Il Dpcm impone lo stop anche a «convegni, congressi ed altri eventi» (ovviamente ad eccezione di quelli che si svolgono a distanza). Restano invece consentite le manifestazione fieristiche di carattere nazionale ed internazionale - solo quelle di buone dimensioni in pratica - previa adozione dei protocolli già stabiliti a febbraio dal Cts e nel rispetto del distanziamento di almeno un metro tra i partecipanti.

Le procedure

Frenata sui nuovi concorsi. Avanti con quelli banditi

Il testo sospende anche «lo svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private» a meno che la selezione non sia effettuata su basi curriculari o in maniera telematica. Via libera invece a concorsi e abilitazioni per il personale sanitario. Lo stesso vale per tutte quelle prove già in corso per cui esistono specifici protocolli validati dal Cts. In questo caso, ok anche per le selezioni già bandite che si dotano del suddetto protocollo.

Smart working

Ok fabbriche e uffici. Cambia molto poco per dipendenti e Pa

Per le attività produttive nessuna grande novità: bisogna continuare a seguire i protocolli stabiliti fino a questo momento. Lo stesso vale per i dipendenti delle aziende private, con la sola raccomandazione, ove possibile, di favorire il ricorso al lavoro agile, soprattutto per le mansioni da ufficio. Discorso a parte per la Pa: come annunciato si spinge per il lavoro agile ma anche per orari di ingresso differenziati.

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Ultimo aggiornamento: 11:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA