Il Cashback va in stand-by, con l'intenzione di riparlarne nel 2022 e il premier Mario Draghi che parla di una misura dal carattere «regressivo». Sulle discoteche - dove le pressioni per riaprire si scontrano con le notizie sulla diffusione della 'variante Delta' - è rinvio, ma si parla di ristori per i danni economici subiti finora. E per le imprese c'è l'estensione per altri due mesi, fino al 31 agosto, del blocco delle cartelle esattoriali e il rifinanziamenti e semplificazione degli incentivi agli investimenti della 'Sabatini'.
Sul futuro del cashback pesa il giudizio di Draghi, che ha parlato di una misura che «ha un carattere regressivo ed è destinato ad indirizzare le risorse verso le categorie e le aree del Paese in condizioni economiche migliori», come aree urbane e al Nord, rischiando di accentuare le sperequazioni economiche. Dall'entourage del premier si sottolinea comunque l'impegno a un forte contrasto all'evasione fiscale, e per sostenere i pagamenti elettronici arriva un aumento, dal 30% al 100%, del credito d'imposta per i commercianti sulle commissioni sui pagamenti elettronici tramite Pos, oltre a un aiuto per l'affitto di dispositivi fino a 270 euro.
Gran parte del cdm, con il Decreto Lavoro all'ordine del giorno, è stata dedicata comunque alla imprese: il compromesso trovato, dopo un intenso negoziato con le parti sociali, lo ha anticipato il ministro del Lavoro Orlando: per il tessile-calzaturiero c'è «una ulteriore proroga fino a tutto ottobre del divieto di licenziare e l'erogazione di ulteriori settimane di cassa Covid», per gli altri settori ulteriori 13 settimane di cassa straordinaria per tutte le imprese che non hanno più a disposizione strumenti di integrazione salariale.
L'invio delle cartelle esattoriali slitta ancora, fino al 31 agosto, e arrivano 600 milioni per rifinanziare la 'nuova Sabatini', con il via libera al Mise a erogare le quote successive di contributo per le imprese che avevano già ricevuto almeno la prima quota e fatto domanda prima del 1ø gennaio 2021: soddisfazione per una misura «sostenuta da me con grande convinzione» è il commento del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Arriva poi un fondo di oltre un miliardo di euro per attutire i rincari delle bollette a causa del caro-energia, e per Alitalia - al centro del negoziato con Bruxelles - c'è una nuova proroga, fino al 16 dicembre, del termine di restituzione del prestito ponte: misura - precisa il Governo - che non comporta oneri a carico della finanza pubblica, trattandosi di un mero rinvio. Intanto, con la tabella di marcia pressante del recovery e delle riforme, il Cdm ha approvato il disegno di legge delega per l'aggiornamento del Codice dei contratti pubblici, in linea con l'impegno annunciato dal Presidente Draghi e contenuto nel Pnrr. Tra le novità, spiegano fonti di Palazzo Chigi, «tempi certi per le procedure di gara, per la stipula dei contratti e la realizzazione degli appalti, comprese le opere pubbliche che dovranno essere sempre più orientate all'innovazione e alla sostenibilità; rafforzamento della qualificazione delle stazioni appaltanti».
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«Nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico è istituito un fondo, con una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2021, diretto a garantire l'indennizzo dei titolari di titoli di viaggio e voucher emessi dall'amministrazione straordinaria in conseguenza delle misure di contenimento previste per l'emergenza Covid e non utilizzati alla data del trasferimento dei compendi aziendali» da Alitalia alla newco. Lo si legge nella bozza di Decreto in materia di misure fiscali e di lavoro, in cui si sottolinea che l'indennizzo è erogato «esclusivamente nell'ipotesi in cui non sia garantito al contraente analogo servizio di trasporto, ed è quantificato in misura pari all'importo del titolo di viaggio».