È una scena destinata a diventare cult. Quella in cui Giuseppe Conte al Tempio di Adriano ieri scende in platea per andare a omaggiare Grillo e Casaleggio e quelli - i padroni del suo governo - non fanno neanche il gesto di alzarsi di fronte all'Avvocato del Popolo. Né gli fanno un sorriso o gli danno una pacca sulla spalla nonostante Grillo dia pacche sulle spalle a tutti e sia un tipo estroverso e affettuoso. Ma niente, con Conte i diarchi stellati restano freddi, come per dire: Giuseppe, lavora e poche chiacchiere, e i convenevoli non servono.
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Atteggiamento padronale? Così parrebbe. E Grillo avrebbe potuto dire a Conte in questa scena quello che ha detto in giro: «Io ho la villa e un’attività, Casaleggio la società e i suoi soldi. Se si rompe il governo tutta questa gente che abbiamo portato in politica ce la ritroviamo sotto casa». A dirgli vaffa. Quindi Conte lavori - ecco il sottotesto - e non perdiamo tempo a fargli le effusioni.
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