Bonus anti-inflazione, Lollobrigida: «Aiuti alle famiglie. Con la social card un mese di spesa per i soggetti bisognosi»

Il ministro: «Cresciamo più della media dell’Eurozona. Arianna alla guida di FdI? Tutti la stimano»

Sabato 2 Settembre 2023 di Francesco Bechis
Lollobrigida: «Famiglie, bonus anti-inflazione. Con la social card un mese di spesa per i soggetti bisognosi»

Il Pil che frena, i vincoli Ue da cambiare, la manovra che «dovrà essere sobria» (alleati avvisati). Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e la sovranità alimentare, primissima fila del governo e di Fratelli d’Italia, guarda «con ottimismo» all’autunno caldo dei conti che si avvicina. 

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Ministro, la crescita rallenta. Siete preoccupati?
«Al di là di una flessione fisiologica, gli indicatori economici mi sembrano positivi.

Lo spread tiene, le borse sono stabili. L’occupazione, anche se in calo a luglio, rispetto allo stesso mese dello scorso anno registra 362mila unità in più». 

Il Pil però arranca.
«L’Italia sconta una congiuntura poco favorevole, per diversi motivi, dalla guerra in Ucraina al rallentamento di una straordinaria Regione come l’Emilia-Romagna per l’alluvione. Le ultime stime di luglio del fondo monetario internazionale ci dicono che l’Italia nel 2023 crescerà più della media dell’Eurozona, più di altre Nazioni che pure si riteneva avessero fondamentali più solidi».

La manovra parte in salita, Meloni ha chiesto sobrietà. Sarete sobri?
«Dovrà essere una manovra sobria. Serve responsabilità, dobbiamo confermare l’immagine di un governo affidabile sul piano internazionale. Anche a costo di fare scelte di discontinuità e con un costo sul piano del consenso, come abbiamo fatto sul Reddito e il Superbonus». 

Le priorità?
«Tagliare il cuneo fiscale e dunque il costo del lavoro e aumentare il potere di acquisto delle famiglie, gli interventi a beneficio elettorale vengono dopo. Meglio piantare un seme in un campo bene arato che raccogliere tutto subito e poi aspettare la carestia. Un conservatore guarda al dopodomani come diceva Prezzolini. E una Nazione dovrebbe fare lo stesso per le future generazioni». 

Interverrete sul caro-carburanti?
«Siamo a favore di interventi mirati per chi ha più bisogno. Un taglio delle accise orizzontale rischia invece di ottenere l’effetto opposto e privilegia, paradossalmente, i redditi alti. Per questo il governo considera più logico un intervento di aiuto per i soggetti più deboli, a partire dai pendolari come studenti, lavoratori e chi usa l’auto per motivi sanitari».

Temete i rincari?
«Abbiamo già preso contromisure. A partire dalla “Carta dedicata a te” per sostenere il potere di acquisto delle famiglie coinvolte, azzerando di fatto la percezione dell’inflazione dei generi alimentari, grazie a un contributo che arriva a circa 400 euro». 

Bastano?
«Secondo l’Istat, è un contributo che corrisponde alla spesa media mensile di una famiglia. È un aiuto importante, a cui si somma l’investimento da 111 milioni di euro per distribuire beni di qualità alle famiglie bisognose grazie alle associazioni del terzo settore. E sostenere così al contempo la filiera agroalimentare nazionale». 

In Europa si tratta sul Patto di Stabilità. Farete asse anche con la Francia?
«Sì, se servirà a tutelare la crescita dell’Ue e impedire il ritorno di vecchie regole e vincoli che la pandemia e la guerra in Ucraina hanno costretto a rivedere. Meloni si muoverà senza pregiudizi e preclusioni, come ha fatto già con successo sulla partita per le forniture di gas e nel negoziato europeo sulle migrazioni». 

A proposito di migranti, avete annunciato un nuovo decreto flussi triennale. Basta a coprire le richieste?
«Le associazioni di categoria sono soddisfatte, per la prima volta c’è una vera pianificazione con 452mila ingressi legali preventivati. L’immigrazione, quando non è illegale e selvaggia come negli ultimi anni, può essere una risorsa per la Nazione». 

L’immigrazione illegale però è un’emergenza. Come se lo spiega un governo di centrodestra?
«Non si possono risolvere in pochi mesi problemi accumulati negli anni. Meloni ha fatto un lavoro eccezionale, convincendo l’Ue a puntare sulla dimensione esterna e a collaborare su un piano paritario con i Paesi di origine dei flussi. Le missioni a Tunisi insieme a Von der Leyen parlano chiaro». 

Torniamo a Roma, mancano nove mesi alle Europee. Un’alleanza con la Lega è esclusa se Salvini resta insieme a Le Pen?
«Il centrodestra è compatto più che mai, troveremo il modo di esserlo anche in Europa. È presto per fare calcoli, lavoriamo a un’area popolar-conservatrice e non si possono escludere mutamenti di scenario». 

Fratelli d’Italia si prepara all’appuntamento con una riorganizzazione del partito. Cosa pensa della nomina di Arianna (Meloni, sua moglie, ndr) alla guida della segreteria?
«Arianna ha sempre avuto un ruolo di primo piano grazie alla sua militanza e i suoi consigli, semmai ne ha avuto uno di secondo piano in termini di visibilità. Al di là del mio rapporto personale, non c’è nessuno nel partito che non rispetti le sue capacità e qualità». 

Chiudiamo su una battaglia del suo ministero: trasformare la cucina italiana in patrimonio dell’Unesco. Si può fare?
«È una battaglia fondamentale. La nostra cucina e la filiera alimentare italiana sono un simbolo nel mondo, dalla scelta dei prodotti alla loro trasformazione e presentazione. Ora vogliamo che sia riconosciuto il suo valore e abbiamo mobilitato il meglio del Made in Italy, dalla nave Vespucci al parco di Pompei fino alle nazionali di rugby e pallavolo». 

Nella cucina italiana rientrerà anche il famigerato granchio blu?
«Sono convinto di sì, ci sono intere filiere che si stanno organizzando, oltre a chef e nutrizionisti. Quando ho segnalato che era necessario affrontare l’emergenza granchio blu, il governo ha immediatamente garantito un sostegno economico alle filiere produttive interessate per diminuire l’impatto delle problematiche, ma l’ha anche considerata come un’opportunità. Quando ai primi di agosto ho presentato l’intervento da 2,9 milioni e ho parlato della necessità di valorizzare questo prodotto, in molti hanno ironizzato sulle nostre scelte. Dopo un mese, nessuno mette più in dubbio le nostre decisioni per fermarne l’espansione, ridurne la presenza e aiutare i nostri pescatori e la nostra economia».

A partire dalla tavola. Una ricetta?
«È buonissimo nei ravioli o in un sugo per la pasta, ma anche al naturale grazie alle sue grandi proprietà nutrizionali. L’ho provato di persona questa estate e, come altre centinaia di migliaia di persone, posso garantire».

Ultimo aggiornamento: 11:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA