Il prossimo 24 novembre Paola Cortellesi compie 50 anni.
Paola Cortellesi e i 50 anni
I 50 anni li accoglie con un sorriso: «Ne sono entusiasta! Dentro di me avverto una vitalità enorme. Per come sto adesso mentalmente, penso che potrò realizzare progetti fino a 90 anni, se avrò un briciolo di forza fisica. Cinquanta è una cifra tonda, importante. Entro in un’età bellissima, in un periodo di piena maturità. Ci arrivo e mi sento in vantaggio, perché ho vissuto pienamente. Ho cominciato a lavorare presto, non ho sciupato niente, non ho sprecato neppure un minuto. La mia esistenza è ricca di cose belle. Che non mi sono arrivate dal cielo: me le sono guadagnate. A cominciare dal privilegio di dividere il mio tempo con le persone che amo e con le quali festeggerò il compleanno».
E per il suo cinquantesimo si è regalata un film tutto suo. «C’è ancora domani è un film che mi corrisponde. Quanto si vede sullo schermo, è fedele al disegno che avevo in mente all’inizio. Questo è l’aspetto più gratificante».
C'è ancora domani, la storia e il referendum
Nessuna commedia, nessun sorriso strappato facilmente come Paola sa fare da sempre. Ma da regista ha scelto un elegante bianco e nero per raccontare la vita travagliata di una moglie picchiata e vessata dal marito, alla vigilia del referendum monarchia-Repubblica del 2 giugno 1946. «Quel voto fu una pietra miliare. Vi parteciparono 13 milioni di italiane, ammesse alle urne di una consultazione politica, per la prima volta. Il mio è un film contemporaneo ambientato nel passato: un omaggio ai racconti di mia nonna, che nel suo cortile romano raccoglieva gli sfoghi rassegnati di molte donne maltrattate dai mariti padroni. Dedico la pellicola a lei e a Lauretta, 10 anni, mia figlia e musa ispiratrice. Voglio che sappia da dove siamo partite e dove dobbiamo arrivare. Desidero che impari a non dare mai nulla per scontato. Le nostre conquiste sono costate lacrime e sangue. Pensi all’aborto.Non bisogna abbassare la guardia. I dati sui femminicidi mi danno i brividi...».
Paola Cortellesi è sposata con il regista Riccardo Milani, che l’ha diretta in innumerevoli film. Un rapporto diretto, che a volte porta anche a scontrarsi: «Litighiamo nella dose legale minima insita nel matrimonio. Lui è impetuoso, però è il mio primo fan. Mi offre sicurezza. Percepisco protezione. È fantastico confrontarsi e crescere insieme. A casa ci portiamo il lavoro, fatalmente, non le tensioni. Che restano sul set».
Nuovi sogni da realizzare a cinquant'anni? «Non pervenuti. Io conosco soltanto progetti da realizzare. Sono tutti permessi. Basta impegnarsi. Chiudere gli occhi è inutile».