Nicolò Fagioli e le scommesse sul calcio: «Si è autodenunciato». La difesa può puntare sulla ludopatia

Fagioli è indagato dalla Procura di Torino per presunte scommesse su piattaforme illegali

Giovedì 12 Ottobre 2023 di Alberto Mauro
Nicolò Fagioli e le scommesse sul calcio: «Si è autodenunciato». La difesa può puntare sulla ludopatia

È stato il mese più travagliato della sua vita professionale, nonostante le ultime settimane scandite dalla solita routine tra allenamenti alla Continassa, partite allo Stadium e trasferte. Eppure, lontano dai riflettori, Nicolò Fagioli sapeva che prima o dopo si sarebbe ritrovato di fronte al bivio decisivo per la sua carriera: da una parte lo scampato pericolo e il tutto come prima, dall'altra il rischio di interrompere bruscamente la sua ascesa in maglia Juventus, e azzurra. A pochi giorni di distanza cambia la chiave di lettura del suo post social con la scritta "Resilienza" a caratteri cubitali, dopo gli zero minuti in campo nel derby contro il Torino, non cambia invece la linea della Juventus che non commenta ufficialmente la vicenda in attesa di sviluppi, ma continuerà a puntare su di lui a partire dalla prossima sfida di campionato contro il Milan.

LA VICENDA

Fagioli è indagato dalla Procura di Torino per presunte scommesse su piattaforme illegali.

L'inchiesta non è partita dalla sua persona, ma risulta coinvolto in un giro di scommesse (sportive e non, anche se nel suo caso potrebbero riguardare il calcio) su piattaforme online, e iscritto nel registro degli indagati con tutti gli altri utenti che avrebbero utilizzato i portali clandestini, senza licenza. Dal punto di vista penale può cavarsela patteggiando o pagando un'ammenda, ma sul fronte sportivo il rischio è decisamente più alto, visto il suo status di calciatore professionista. L'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva afferma infatti il divieto «Ai soggetti dell'ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell'ambito della Figc, della Fifa e della Uefa». Il divieto non solo sulle partite della Juventus, ma su qualsiasi match ufficiale, anche delle serie minori. E' questa la discriminante che potrebbe avere conseguenze più o meno gravi sul futuro del centrocampista 2001, e proprio sui suoi movimenti e le sue operazioni si stanno concentrando le attenzioni degli inquirenti. La violazione dell'articolo 24 prevede dall'inibizione a una squalifica di 3 o più anni, con multa a partire da 25 mila euro. La Procura Federale ha ricevuto dai legali di Nicolò Fagioli la segnalazione del suo coinvolgimento nell'inchiesta della Procura di Torino: «Il nostro assistito sta affrontando con responsabilità la vicenda - la nota dei legali Luca Ferrari e Armando Simbari -, in un'ottica di massima trasparenza e collaborazione con l' autorità giudiziaria ordinaria e sportiva, come dimostra il fatto di essersi attivato per primo e tempestivamente nei confronti della Procura Federale, Nicolò è sereno ed è concentrato sulla Juventus e sul campionato».

 

SENTITI CALVO E FERRERO

La Figc ha ricevuto le carte il 30 agosto ed ha aperto un fascicolo (con 60 giorni di tempo, salvo proroghe, per chiuderlo), in attesa di ulteriori documenti da Torino per un eventuale deferimento. Fagioli è già stato ascoltato, così come il Managing Director Revenue & Football Development Francesco Calvo e il presidente Gianluca Ferrero, entrambi a metà del mese scorso. La chiusura delle indagini è attesa a breve, con l'archiviazione nella migliore delle ipotesi per il giocatore, o un procedimento se il procuratore Giuseppe Chinè dovesse valutare elementi per continuare: con la sua collaborazione, il club bianconero spera di arrivare a un'attenuazione della pena sportiva, magari per la sola stagione in corso. Per la Juventus si tratta del secondo caso delicatissimo a pochi mesi da Pogba, sospeso con stipendio al minimo federale. Dopo la conferma della positività nelle controanalisi, la Juventus è pronta alla risoluzione del contratto del francese.

Ultimo aggiornamento: 09:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA