Lorella Cuccarini aveva voglia di ricominciare. Di tornare in studio da Maria De Filippi, rivedere i suoi ragazzi, rimettersi in gioco.
Il no alla Rai
«Sono a un punto della mia vita in cui mi piace fare le cose che mi rendono felice (...). Adoro il rapporto con Maria De Filippi e stare con i ragazzi. Ho scoperto quanto è bello vivere dei loro sogni e problemi, è un ruolo che sento molto mio. Sarà che essendo mamma di quattro ragazzi è qualcosa che ho coltivato. Mi piace mettermi a disposizione. Ho fatto una carriera bellissima, mi sono tolta tante soddisfazioni e tante me ne toglierò ancora. Non ho appeso nulla al chiodo ma sono molto risolta. Non devo dimostrare niente a nessuno, neppure a me stessa».
Lorella spera di essere sempre una buona maestra, una brava motivatrice. Da allieva invece «non ero una secchiona, ma non mi facevo cogliere impreparata. Non ho mai lavorato per essere la prima della classe, ma mi piaceva essere responsabile». Avere una buona maestra è fondamentale. E la Cuccarini se ne ricorda una in particolare nella sua vita da studentessa: «Ho un ricordo meraviglioso dell’insegnante delle elementari, la maestra Valenza. Era una persona dolce ma rigorosa, era come una seconda mamma, un grande punto di riferimento».
Gli esordi
Un altro maestro? Senza dubbio Enzo Paolo Turci: «Ho cominciato a studiare danza nella sua scuola, ma il mio vero maestro è stato suo fratello Flavio. Era un insegnante di danza ma nasceva come pugile, e questo suo atteggiamento combattivo, anche nell’affrontare gli allenamenti, mentalmente mi è stato molto utile». Il suo esordio con Raffaella Carrà a 12 anni: «Fu un momento indimenticabile, come se avessi incontrato la Madonna! Quando tornai a casa mi venne un attacco di orticaria per l’emozione». Poi le prime audizioni da ballerina, il primo programma: Te lo do io il Brasile.
Maria De Filippi
Oggi la sua maestra è Maria De Filippi: «Una maestra di vita e professionale, non tanto perché mi dice delle cose. Io amo guardare il lavoro degli altri e se lo fai bene come lei, con passione e meticolosità, impari molto. C’è sempre un margine di miglioramento».