Dopo la separazione tra Totti e Ilary che continua a tenere banco e ha sconvolto l'estate degli italiani e dei romani, ecco che alcune voci parlano di una separazione tra un'altra coppia del mondo dello spettacolo. Si tratta di Claudio Amendola e Francesca Neri, insieme da 25 anni.
Pare che in questo momento nei salotti romani non si parli d’altro. Claudio Amendola e Francesca Neri secondo quanto trapela dalle voci di corridoio sembrano essere a tanto così dalla separazione. I due sono insieme da più di 20 anni, ma sono convolati a nozze solamente l'11 dicembre 2010, a New York.
La malattia di Francesca Neri
L'attrice, che ha da poco pubblicato il libro "Come carne viva", dove ha parlato anche della cistite interstiziale cronica, la malattia che l'ha colpita alcuni anni fa e che ancora oggi, nonostante i grandi miglioramenti, non la abbandona completamente.
Quella di Francesca Neri è stata una vera e propria battaglia: «Dormivo di giorno perché di notte il dolore è meno forte, ho cominciato ad andare sul pc e incontrare persone con il mio stesso disturbo. Interagivo poco con mio marito e mio figlio e mi occupavo poco di casa, la cosa che mi è pesata di più è stato il male che ho fatto a loro, c'ero e non c'ero. Avevo perso lucidità, per un momento ho anche pensato al suicidio, ma ci vuole comunque un coraggio terribile. Ora so cosa posso fare e cosa evitare, dall’aria condizionata al mangiare piccante, ma nella vita ci sono tante altre cose».
Le parole di Claudio Amendola sulla moglie alcuni mesi fa
Ospite alcuni mesi fa a Verissimo nel salotto di Silvi Toffanin, Claudio Amendola parlava così della moglie: «Ha grande intelligenza e coraggio. Il racconto che fa dei suoi ultimi anni di vita è coraggioso. Starle affianco è stato il mio compito, non è stato difficile. È stato più difficile per lei», ha detto ancora, spiegando come si sia evoluto l’amore che da tempo li lega. «Sto con Francesca da vent'anni, l'amore migliora. Si depura da tante scorie, come la gelosia. Non ha più senso. Adesso se qualcuno corteggia Francesca (a distanza) mi fa piacere, perché vuol dire che sono fortunato io. Impari ad accettare i difetti».