Per Gian Mario Anselmi, professore ordinario di letteratura italiana dell'università di Bologna, Chiara Ferragni «è un idolo».
«È il mio idolo»
«Come studioso delle forme narrative – dice il professore dell’Alma Mater – non sopporto gli snob, le puzze sotto al naso. Ferragni è stata abilissima a usare fin dall’inizio Instagram come strumento autobiografico e narrativo. I social non sono cattivi, dipende come li usi. Per il resto si vedrà». Di Ferragni non ha il numero di telefono, con lei ci sono solo alcune foto fatte questa estate in una profumeria bolognese che aveva distribuito buoni premi per assistere a una premiazione con Chiara e avere l’opportunità di incontrarla. «È il mio idolo. Mia figlia ha vinto, io ci sono andato al suo posto» dice il professore, spiegando poi cosa è «l’idolo».