Non ce l'ha fatta Antonio Caponnetto, in arte Brigantony.
«Cari fan brigantoniani - si legge nel post pubblicato dalla figlia Alessia - volevamo darvi solo belle notizie e rivederlo insieme a voi su un palco a farci sorridere tutti, ma il buon Dio ha fatto la sua volontà portandolo con sé. Stasera mio padre ci ha lasciati, ma solo fisicamente lasciando a tutti noi un vasto repertorio musicale indelebile, inripetibile e inimitabile. Lui diceva in una scenetta o canzone, adesso nn ricordo bene, sicuramente voi la conoscete : " Brigantony cì né 1, tutto il resto è una volgare imitazione". Riposa in pace papà. Grazie a tutti per il vostro caloroso affetto da parte mia e tutta la mia famiglia».
Addio a Brigantony, morto a 74 anni
Era tra gli artisti piu' apprezzati della musica popolare isolana. Le sue canzoni hanno venduto milioni di copie e sono state tradotte in più lingue per i siciliani emigrati all’estero. La sua musica ha spaziato dalla tarantella siciliana (“Tarantella erotica”, “Tarantella cumannata”) al rock (“Nannu rock”, “U vinu sicilianu”), alla dance anni Ottanta e Novanta (“Semu fuiuti frischi”), fino al rap (“Opa’cche bellu ‘u cinima”).
Di recente però le condizioni di salute di Caponnetto erano peggiorate. Era stata la stessa figlia, sui social, qualche ora prima del decesso del padre aveva spiegato a tutti che la situazione non era delle migliori. «Avrei voluto mantenere la situazione di salute di mio padre privata ed in famiglia, ma purtroppo si sa, con i social ormai di privato non c’è più nulla. Il Maestro da lunedì è ricoverato in rianimazione, purtroppo la situazione è molto grave… Già aveva problemi di salute, ma non c’entrano, o per lo meno c’entrano in parte con questa brutta situazione che si è creata» aveva scritto. E oggi la tragica notizia: Brigantony è morto.