Angelina Mango a Sanremo 2024, canterà "La rondine" di papà Pino: «Porto a testa alta il mio cognome». La storia della rivelazione del Festival

La cantante lucana, figlia del grande Pino Mango, conquista tutti con "La noia". E stasera omaggerà il cantautore scomparso nel 2014

Venerdì 9 Febbraio 2024 di Mattia Marzi
Angelina Mango a Sanremo 2024, stasera canterà "La rondine" di papà Pino: «Porto a testa alta il mio cognome». La storia della rivelazione del Festival

«Porto a testa alta il mio cognome, ma sono abbastanza sicura che le mie origini familiari abbiano poco a che fare con il mio percorso artistico», sorride lei. Grinta, determinazione e carisma: la grande protagonista del Festival di Sanremo 2024 è Angelina Mango.

La rivelazione dell’ultima edizione di Amici ha messo d’accordo tutti sin dal primo passaggio sul palco dell’Ariston con la sua “La noia”: medaglia d’argento nella classifica della sala stampa, medaglia d’oro in quella congiunta di televoto e radio.

Angelina Mango a Sanremo 2024, stasera canterà "La rondine" di papà Pino: «Porto a testa alta il mio cognome». La storia della rivelazione del Festival

Angelina Mango, la musica e il papà

Il video della sua prima esibizione al Festival è stato il primo a sfondare il milione di visualizzazioni sul canale YouTube ufficiale della Rai. La noia vola in radio. In tre giorni ha totalizzato 745 passaggi radiofonici: è stata suonata una media di 250 volte al giorno. E c’è grande attesa per l’esibizione di questa sera: Angelina si esibirà con La rondine del padre Pino Mango. Per la prima volta canterà in pubblico una canzone del padre, a distanza di dieci anni dalla scomparsa. Angelina aveva 13 anni quando nel 2014 suo papà scomparve, durante un concerto: «La sera di quel concerto io ero lì, sotto il palco. Realizzai subito quello che stava succedendo. Ma preferirei non parlarne. Non so quanto riguardi la mia musica», dice lei.

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Video

Angelina Mango è arrivata a Sanremo sulla scia dei successi delle hit Ci pensiamo domani e Che t’o dico a fa’, che hanno macinato milioni di streams sulle piattaforme dopo il secondo posto ad Amici, permettendo alla cantautrice lucana di conquistare 4 Dischi di platino. La sua canzone, scritta insieme a Madame e a Dardust (vero nome Dario Faini, il Re Mida del nuovo pop italiano, l’uomo dietro a successi come Soldi di Mahmood, Andromeda e Guaranà di Elodie, Malibu di Sangiovanni, Marea di Madame, Seta di Elisa e Cenere di Lazza), ha un suono diverso dal resto delle canzoni in gara al Festival di Sanremo 2024 e originalissimo: è un omaggio alla cumbia («la cumbia della noia» è già tormentone), un genere musicale folkloristico nato in Colombia dall’incontro tra le tradizioni dei popolo autoctoni colombiani, la cultura africana e la lingua castigliana dei conquistadores: praticamente un compendium musicale della storia colombiana.

«Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa», canta. Che vuol dire? «Rivendico il fatto di essere donna: mi rende orgogliosa. Vado a testa alta e libera. La prima canzone la scrissi per gioco quando avevo 6 anni. Si intitolava: Mi sono innamorata di me. Diceva molto di quella che sarei diventata. Mi piace esorcizzare le cose, guardando negli occhi anche le cose brutte che accadono per riuscire a trovare il lato tragicomico».

 

La sua manager, Marta Donà, è molto influente nel mondo dello spettacolo: ha portato Alessandro Cattelan in Rai e ogni volta che porta un artista a Sanremo o vince (Mengoni nel 2013 e nel 2023; i Maneskin nel 2021) o arriva seconda (Francesca Michielin nel 2016 e nel 2021): «È una professionista pura, che ama quello che fa. Come me. Ci siamo trovate per questo. La mia vittoria sarà scendere dal palco e sapere di aver comunicato qualcosa alle persone». Dicono tutti così: «Ma è vero. La vita mi ha deluso: Sanremo è la mia rivincita».

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 00:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA