L'eccidio di Carpanè, una strage con 29 uccisi dai nazifascisti

Giovedì 2 Ottobre 2014
CARPANÈ - Si svolgerà sabato prossimo, con il coinvolgimento delle scolaresche, la commemorazione del 70. anniversario dell'eccidio di Carpanè. La cerimonia è promossa dall'Unione Montana Valbrenta, in collaborazione con il comune di San Nazario, l'Anpi e l'Ancr, «per rinnovare il ricordo dei giovani barbaramente uccisi dai nazi-fascisti, nel tragico settembre 1944, nella frazione di Carpané».
Passano gli anni, ma il ricordo di quello che è stato definito da molti storici come il più drammatico e sanguinoso episodio della Resistenza del Veneto rimane immutato nel tempo, una ferita mai rimarginata per la popolazione della Valbrenta. Nell'eccidio, una vera strage, persero la vita 29 persone, fra le quali Gianna Giglioli, 24 anni, unica donna, incinta di quattro mesi ed il marito Angelo Valle, fatto prigioniero sul Col Moschin. Vennero uccisi tredici italiani e sedici militari britannici e sudafricani, identificati grazie alle ricerche portate a termine da Sonia Residori, tranne per un militare rimasto sconosciuto, e le loro generalità sono state riportate nella lapide posta nel luogo dell'eccidio.
Alla commemorazione parteciperanno i gonfaloni decorati di medaglia d'oro al valor militare (Bassano), croce di guerra (Romano d'Ezzelino e Valstagna) e tutti i comuni della Valle del Brenta, le associazioni combattentistiche e d'Arma e le scolaresche. Il programma della cerimonia prevede il raduno, alle 10.15, di fronte al monumento ai caduti di Carpanè, prima della funzione religiosa che sarà celebrata nella chiesa parrocchiale.
Alle 11.15, seguirà il discorso commemorativo da parte di Denis Vidale, storico della Resistenza. Conclusione della cerimonia con il corteo per la deposizione di corone ai Cippi dei Martiri.
Roberto Lazzarato