Morto in casa da 2 giorni, vegliato dal cane

Venerdì 19 Novembre 2021
Morto in casa da 2 giorni, vegliato dal cane
LA STORIA
UMBERTIDE L'ultima volta l'hanno visto in piazza Matteotti. Ma da due giorni non rispondeva al telefono e nessuno l'aveva più notato a spasso con l'inseparabile cagnolina. Ieri mattina, la sorella è andato a cercarlo nel posto più normale, a casa. E l'ha trovato disteso sul letto, quasi stesse dormendo.
Dicono indossasse il pigiama ed i calzini. In quel modesto appartamentino di via Leopoldo Grilli, in pieno centro storico, lui abitava con una compagna, Lili, il meticcio nero che l'ha vegliato fino a quando è arrivato qualcuno. E nel momento che la donna ha aperto il portone con le chiavi di cui disponeva essendo parente stretta del proprietario, la bestiola l'avrebbe come guidata verso la camera. Quasi volesse indicarle la stanza dove si trovava il suo padrone. Subito qualcuno ha pensato a rifocillare la bestiola ed a prendersene cura.
Lei, Lili, ha mangiato qualcosa, ma «non molto», rivela la ragazza che la tiene al guinzaglio e che adesso cercherà di trovarle una sistemazione. Alla spicciolata arrivano gli amici stretti, i familiari. Occhi lucidi, volti tirati sotto le mascherine. Nell'aria l'aroma inconfondibile dalla pasticceria vicina, la più antica di Umbertide. In altra occasione sarebbe stato motivo di un sorriso ed una battuta. Intanto, Lili non toglie lo sguardo dalla finestra da cui s'immagina gente dentro l'abitazione del dramma.
Sono i carabinieri di Umbertide impegnati nei rilievi e gli addetti dell'agenzia funebre che trasporteranno la salma all'obitorio del Santa Maria della Misericordia di Perugia, a disposizione del magistrato che disporrà l'autopsia per fare chiarezza sul decesso. Solo il medico legale potrà infatti stabilire quando è avvenuta la morte (probabilmente diverse ore dal ritrovamento del corpo) e soprattutto le cause. Anche se ad un primo esame esterno del cadavere l'ipotesi più accreditata è quella del malore durante il sonno e sono da escludere responsabilità di terze persone. Tragedia della solitudine, vien da dire, in qualche modo collegabile ad un pregresso molto complicato ed a un presente non semplice nonostante la figlia (che non vive a Umbertide) nata da una relazione finita da parecchio tempo.
Nonostante il cordoglio espresso sui social da quanti il 25 novembre ne avrebbero festeggiato il 54esimo compleanno. «Esagerato, ingombrante, provocatore...ma sotto la scorza dei tatuaggi anarchici un bravo frego, un frego di cuore. Hai vissuto come ha voluto, nonostante tutto. Pochi lo potranno dire alla fine del percorso», il più accorato. «Ti abbraccio, riposa sereno», aggiunge uno. «Un uomo buono e sensibile», ricorda un altro.
Walter Rondoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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