LA MISSIONE
UDINE Una serie di tentativi di cattura di lupi e orsi bruni sul territorio del Fvg allo scopo di apporre agli esemplari un collare che emetta segnali radio e satellitari. È questa la missione di un ulteriore accordo fra la Regione e l'Università di Udine. Il provvedimento è stato approvato dalla giunta Fedriga su proposta dell'assessore Stefano Zannier (Lega) e prevede il ristoro delle spese all'ateneo friulano fino a 12.240 euro. Ma non sta in questa modesta somma l'autentica cifra dell'intesa, che prende le mosse dall'accertata presenza di almeno due branchi di lupi nel Pordenonese, fra Pedemontana e zona confinaria del Cansiglio. A questi lupi viene attribuita la responsabilità, negli ultimi mesi, di varie predazioni a carico di animali domestici, mentre sempre di recente l'orso M4 si sarebbe reso responsabile di alcuni episodi di predazione a carico di animali domestici nella valle del Tagliamento. In realtà questa intesa con l'Università di Udine conferma e affina gli accordi già da tempo in essere per monitorare questi animali selvatici, a cura del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell'istituzione accademica. Occorrerà prima di tutto provvedere, di volta in volta, a richiedere l'autorizzazione al ministero dell'Ambiente relativa al rilascio del provvedimento di deroga per la cattura a fini scientifici. A quel punto, come già avvenuto in passato, bisogna predisporre i siti per tentare la cattura con le tecniche approvate dallo Stato. L'Università, dopo aver sistemato i dispositivi al collo, condividerà i dati sugli spostamenti degli individui con la Regione e in particolare, per promuovere azioni di comunicazione ed eventuali azioni di gestione, da attuare nel caso di eccessi di predazioni e danni o di eccessiva numerosità dei predatori in prossimità di aree abitate.
M.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE Una serie di tentativi di cattura di lupi e orsi bruni sul territorio del Fvg allo scopo di apporre agli esemplari un collare che emetta segnali radio e satellitari. È questa la missione di un ulteriore accordo fra la Regione e l'Università di Udine. Il provvedimento è stato approvato dalla giunta Fedriga su proposta dell'assessore Stefano Zannier (Lega) e prevede il ristoro delle spese all'ateneo friulano fino a 12.240 euro. Ma non sta in questa modesta somma l'autentica cifra dell'intesa, che prende le mosse dall'accertata presenza di almeno due branchi di lupi nel Pordenonese, fra Pedemontana e zona confinaria del Cansiglio. A questi lupi viene attribuita la responsabilità, negli ultimi mesi, di varie predazioni a carico di animali domestici, mentre sempre di recente l'orso M4 si sarebbe reso responsabile di alcuni episodi di predazione a carico di animali domestici nella valle del Tagliamento. In realtà questa intesa con l'Università di Udine conferma e affina gli accordi già da tempo in essere per monitorare questi animali selvatici, a cura del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell'istituzione accademica. Occorrerà prima di tutto provvedere, di volta in volta, a richiedere l'autorizzazione al ministero dell'Ambiente relativa al rilascio del provvedimento di deroga per la cattura a fini scientifici. A quel punto, come già avvenuto in passato, bisogna predisporre i siti per tentare la cattura con le tecniche approvate dallo Stato. L'Università, dopo aver sistemato i dispositivi al collo, condividerà i dati sugli spostamenti degli individui con la Regione e in particolare, per promuovere azioni di comunicazione ed eventuali azioni di gestione, da attuare nel caso di eccessi di predazioni e danni o di eccessiva numerosità dei predatori in prossimità di aree abitate.
M.B.
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