LA CORSA CHAMPIONS
Una vittoria che vale la terza qualificazione alla Champions

Domenica 16 Maggio 2021
LA CORSA CHAMPIONS
Una vittoria che vale la terza qualificazione alla Champions League consecutiva quella conquistata, con sofferenza, dall'Atalanta contro il Genoa al Ferraris. La squadra di Gasperini grazie ai tre punti è matematicamente sicura di concludere la stagione nelle prime quattro ed ora può concentrarsi sulla finale di Coppa Italia con la Juventus.
Ma i nerazzurri hanno faticato più del previsto contro un Genoa già salvo dopo una prima frazione in scioltezza che faceva presagire una goleada. Non avevano però fatto i conti con l'orgoglio dei rossoblù che nel secondo tempo pur imbottiti di giovani hanno sfiorato l'incredibile rimonta.
Il Genoa aveva iniziato nel migliore dei modi la sfida grazie a Melegoni, conclusione respinta in angolo da Gollini e Masiello (palo esterno). Una fiammata alla quale aveva fatto seguito una prima frazione dominata dagli ospiti. Già al nono il vantaggio con Zapata servito da Malinovskyi, e i due che si scambiavano il favore al 26' per il raddoppio, assist di Zapata, Radovanovic male nell'occasione, per il gol di Malinovskyi a porta praticamente vuota. Nel finale di tempo il tris, complice un Marchetti non impeccabile in uscita con Hateboer che serviva in mezzo per Gosens, colpo di testa vincente.
SVOLTA NELLA RIPRESA
L'intervallo portava cinque cambi tra i due club con Ballardini che inseriva Shomurodov, Pandev e Caso mentre Gasperini rispondeva con Pasalic e Pessina. Proprio l'uzbeko al terzo rubava a Djimsiti un pallone sulla trequarti infilando Gollini con un diagonale che colpiva il palo ed entrava dando il via alla rimonta. L'Atalanta in questo caso rispondeva subito con Pasalic servito in area, tiro e Marchetti battuto. Ma il Genoa alzava il baricentro mettendo in difficoltà gli avversari. Al 22' un cross di Onguené veniva deviato in area da Hateboer con la mano, Marinelli non vedeva ma richiamato dal Var assegnava il rigore e dal dischetto Pandev non sbagliava. Sotto di due reti i rossoblù si lanciavano in avanti mentre tra i nerazzurri cresceva il nervosismo e al 39' ecco il gol di Shomurodov che ha fatto tremare la Dea.
In serata la Lazio dice addio alla Champions anche se ha ancora una partita da recuperare con il Torino. La squadra di Inzaghi è infatti uscita sconfitta nel derby romano. Hanno vinto i giallorossi per 2-0, riscattando il ko contro l'Inter. La sqaudra di Fonseca ha chiuso in vantaggio il primo tempo grazie a una rete di Mkhitharyan al 42' dopo una splendida giocata di Dzeko che si è liberato di Acerbi. I biancazzurri nella prima frazione di gioco hanno invece sprecato due ghiotte occasioni con Luis Alberto e Milinkovic-Savic mentre a Muriqi è stato annullato un gol per fuorigioco. Nella ripresa al 78' il raddoppio di Pedro su azione personale. All'87' espulso Acerbi dopo una trattenuta a Dzeko (seconda ammonizione).
STRISCIONE SHOCK
Un episodio di antisemitismo ha turbato le ore che hanno preceduto il derby. Nella notte, in Corso Francia, è stato esposto da anonimi uno striscione shock di benvenuto al nuovo allenatore della Roma Josè Mourinho: «Ieri il Tottenham, oggi la Roma...domani il Maccabi». La scritta che faceva riferimento sia alla squadra di Tel Aviv che a quella londinese considerata espressione della comunità ebraica della capitale britannica, è stata immediatamente rimossa.
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